Gazzetta di Modena

Sport

Modena calcio
Calcio Serie B

Palumbo mette le radici a Modena: «Resto qui per rilanciare la sfida»

di Mattia Amaduzzi
Palumbo mette le radici a Modena: «Resto qui per rilanciare la sfida»

L’ex Ternana, il migliore quest’anno, sarà spostato da Bisoli in trequarti

15 maggio 2024
2 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Antonio Palumbo è stato senza dubbio il volto di questa stagione del Modena nel campionato di Serie B, il giocatore simbolo, nonché capocannoniere della squadra canarina con 7 gol. «Sono abbastanza contento, anche se potevo fare molto meglio» ha ammesso il centrocampista a “Gialli di Sera”, trasmissione di Trc.

IL BICCHIERE MEZZO VUOTO

Palumbo ha dato un suo punto di vista circa i motivi che hanno portato alla crisi nella seconda parte di stagione. «Dopo la sconfitta con la Feralpisalò siamo entrati in un tunnel senza luce. L’abbiamo rivista solamente alla fine. Siamo stati bravi a vincere col Sudtirol così da non avere l’ansia fino all’ultima giornata. Il motivo della crisi? Non ce n’è solo uno, ma più un insieme di cose e situazioni come la vittoria che non arrivava mai anche quando l’avremmo meritata».

IL BICCHIERE MEZZO PIENO

L’ex Ternana, però, ha provato a guardare anche il lato positivo. «Il decimo posto alla fine non è male. Sì poteva fare di più, soprattutto per quanto fatto fino a dicembre/gennaio. C’è chi ha fatto peggio di noi, e magari erano partiti per andare in A. Davanti a noi sono arrivate squadre molto forti e con budget alti».

PRONTO IL TRASLOCO, MA NON PER ANDARSENE DA MODENA

Quando qualche settimana fa era circolata la voce che Palumbo avesse disdetto l’affitto della sua casa, i tifosi avevano cominciato a preoccuparsi. Ci ha pensato lo stesso canarino a tranquilzzarli. «L’ho fatto perché ho bisogno di una casa che abbia anche un garage – ha spiegato Palumbo – Il mio contratto è ancora lungo, e i miei figli faranno le medie qui a Modena. Sia io che mia moglie ci troviamo bene».
Il suo futuro, dunque, continuerà ad essere a tinte gialloblù, con Bisoli che intende dargli un ruolo ancora più centrale nel suo scacchiere tattico, quello del trequartista titolare, in modo tale da restringere il suo raggio d’azione, e sfruttare la sua qualità e tecnica per innescare gli attaccanti.

UNA SANA “IGNORANZA” IN CAMPO

Infine, Palumbo ha parlato del suo comportamento e atteggiamento sul terreno di gioco. «Non è vero che sono nervoso quando gioco. Lo si può essere per i problemi reali della vita, della famiglia, mai in campo. Diciamo che in partita sono acceso. Un po’ di “ignoranza” e di cattiveria credo possa servire, anche se a volte mi rendo conto di essere troppo carico. È un difetto, ma a volte è un vantaggio per i compagni».