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Bisoli: «Con sei o sette rinforzi il Modena può andare lontano»

Mattia Amaduzzi
Bisoli: «Con sei o sette rinforzi il Modena può andare lontano»

Il tecnico: «Mi sento al centro di un progetto che spero possa portare frutti»

28 maggio 2024
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Carlo Rivetti è stato chiaro la settimana scorsa. Pierpaolo Bisoli è e rimane l’allenatore del Modena per la prossima stagione. Una conferma importante, quella pronunciata dal numero uno della società gialloblù, arrivata dopo qualche giorno di mugugni, visto l’addio del diesse Davide Vaira, il quale si era molto legato al mister di Porretta durante questi mesi sulla panchina canarina.

«AL CENTRO DEL PROGETTO»

«Nel calcio non c’è niente di scontato - ha ammesso Bisoli durante la trasmissione Gialli di Sera, andata in onda su Trc -, ma si deve essere pronti a ogni evenienza. Si è instaurato un buon rapporto con il nuovo direttore, cosa che c’era già con la famiglia Rivetti. Le dinamiche del calcio possono cambiare da un momento all’altro, però ero tranquillo per il lavoro che avevo fatto. Le parole del direttore e del presidente mi hanno fatto piacere, perché vuol dire essere al centro di un progetto che possa portare dei frutti».

Sono state settimane frenetiche, in cui sono avvenuti diversi cambiamenti nella società canarina. «Potevano cambiare anche me (ride, ndr). Evidentemente il lavoro svolto, e l’empatia che si è creata tra di noi, credo sia stata importante. Non dimentichiamoci che i risultati sono importanti. È chiaro che quando c’è un cambio dirigenziale, ci sono degli stravolgimenti. Mi dispiace per chi è andato via, e do il mio benvenuto a chi verrà, in un ambiente unito, famigliare, ma soprattutto all’interno di una società seria. La prima impressione che mi ha fatto appena arrivato a Modena, a parte l’importanza e grandezza della piazza, è stata quella di trovare persone serie. Per me adesso esiste solo il Modena. Se mi arrivasse un’offerta dalla Serie A, rimarrei qui, senza problemi. Per venire qui ho rinunciato a qualcosa, dato che a Sudtirol prendevo molto di più».

QUESTIONE DI FEELING

Ora bisognerà concentrarsi sul mercato, per avere la rosa a disposizione per il ritiro di luglio. Cosa serve a questa squadra per poter fare il salto di qualità? «Credo che con sei o sette giocatori, senza ambizioni da top player, ma funzionali al sistema di gioco e con la voglia di venire a Modena e dare tutto loro stessi, potremmo diventare competitivi per lottare per la parte sinistra della classifica». Dimitri Bisoli, figlio di Pierpaolo, è uno dei migliori centrocampisti della categoria, che farebbe comodo a tante squadre, anche se è difficile spostarlo da Brescia. «Non avrei problemi ad allenarlo, credo che li avrebbe lui a sentir parlare male suo padre nello spogliatoio. Ma rimane un grandissimo giocatore».

L’allenatore canarino, è tornato a parlare del fioretto fatto per celebrare la salvezza del Modena. «Avevo promesso che sarei andato a Fanano se avessimo raggiunto i playoff. Peccato, perché se avessimo vinto con l’Ascoli una possibilità c’era. Il derby? È una ferita ancora aperta. L’ho persa io quella partita». Un feeling quello tra Bisoli e il pubblico di Modena che si è instaurato fin da subito, nonostante il suo passato da grande “nemico”. «Non mi sono mai dato delle arie in vita mia - ha concluso l’allenatore canarino -. Sono una persona normale, e sono onesto con tutti. Non ho mai fregato nessuno, anche a discapito della mia panchina, prendendo sempre le mie scelte».