Montecreto campione del Torneo della Montagna come un anno fa: vittoria ai rigori
Finale nervosa ed equilibrata a Sestola davanti a 750 spettatori, un indomito Palagano si arrende solo dal dischetto. Decisivo il bomber Fausto Ferrari, ex professionista
SESTOLA. Esattamente come un anno fa. Montecreto campione ai calci di rigore con tiro decisivo del 44enne Fausto Ferrari. Proprio lui, l’ex professionista, che un anno fa aveva giurato di smettere. E invece ieri si è ripresentato in panchina, è entrato all’ultimo minuto dei supplementari per segnare l’ultimo rigore, mettendo la palla all’incrocio. Una delusione cocente per il Palagano, condannato dall’errore di Rosi (grande parata di Poli) che vede allungarsi il digiuno di vittorie al Montagna, titolo che nella bacheca dei biancoverdi manca da quasi cinquant’anni. Per il Montecreto secondo successo consecutivo e in totale diventano sei, rinforzando il suo status di squadra più titolata della Montagna.
Diciamolo subito, al netto delle emozioni vissute ai rigori, quella di ieri è stata una delle finali più noiose della storia recente del Torneo della Montagna. Gara tesa, equilibrata, spezzettata da continui falli, da una parte e dall’altra. C’è stato grande lavoro per l’arbitro Santin, che ha avuto il suo bel da fare per mantenere a bada i bollenti spiriti dei ventidue in campo (alla fine si conteranno 7 ammoniti e 2 espulsi). Al pronti via il Palagano parte forte, ci prova subito con una punizione di Barbieri che sfiora l’incrocio. Ma a sbloccarla è il Montecreto sfruttando un clamoroso svarione difensivo dei palaganesi: Richeldi si avventa su un retropassaggio e segna il più facile dei gol. E’ l’8’, la partita sembra indirizzata, ma gli uomini di Azzurro non perdono la testa e si rimettono immediatamente in carreggiata. La catena di destra dei campioni, composta da Guerri e Acquah, fa male in ripartenza e su cross di quest’ultimo Emanuele Ferrari, il figlio d’arte, manca l’aggancio da due passi per una questione di millimetri. Dall’altra parte occasioni per Casini e Barbieri. Al terzo tentativo fa centro Baisi che allo scadere azzecca un destro da fuori area ristabilendo la parità. Nel recupero il Palagano perde per infortunio capitan Facchini: al suo posto dentro Palladini.
Ci si aspetta una ripresa più scoppiettante e invece, complice anche il gran caldo, la partita si trascina stancamente intervallata da qualche isolato guizzo. Insomma, il copione resta lo stesso: poco calcio e tanti calci. Anche quando le squadre si allungano il bel gioco latita e nemmeno l’ingresso del 42enne Frodati nel Montecreto dà la scossa. Quando,a un quarto d’ora dalla fine, un doppio colpo di testa ravvicinato di Sernesi non cambia la storia del match tutti i 750 presenti allo stadio di Sestola capiscono che i supplementari sono inevitabili. A ritardarne l’inizio è un fallaccio di Acquah su Achiq: per la mezzala, peraltro già ammonito, cartellino rosso e Montecreto in dieci. Nel primo tempo l’unica chance capita sui piedi di Casini, tra i più intraprendenti del Palagano, ma il suo tiro a botta sicura viene respinto da Poli. Anche nel secondo supplementare il Palagano non riesce a sfruttare la superiorità numerica, il Montecreto si difende con ordine e Ladurini butta dentro il 44enne Fausto Ferrari in ottica rigori, giusto epilogo di una gara equilibrata. Tutti segnano tranne Rosi e i campioni in carica possono festeggiare, esattamente come un anno fa.