Gazzetta di Modena

La rassegna

La musica live al Catômes Tôt riparte da Olivier Manchion

Adriano Arati
La musica live al Catômes Tôt riparte da Olivier Manchion

Al via mercoledì 8 maggio, curata dall’artista francese. Che lancia un appello agli abitanti della zona e anche agli studenti delle scuole vicine: «Riempite il luogo di vita, fatevi avanti con i vostri progetti, noi siamo qui»

08 maggio 2024
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Reggio Emilia Graditi ritorni per la musica in centro storico. Mercoledì 8 maggio  alle 21.30 ripartono i concerti del Catomes Tôt di via Panciroli, uno dei luoghi di aggregazione più noti di Reggio, tornato a nuova vita dopo una lunga stasi dovuta alla pandemia e poi a complicazioni legali tra direttivo del centro sociale stesso e i precedenti gestori. Ora, risolti i nodi e affidata la parte di bar e ristorazione a un gruppo di operatori collaudati, si pensa anche alle proposte culturali.

Oggi tocca alla musica, con la prima tappa di una rassegna musicale curata da Olivier Manchion, musicista francese (protagonista dell’epoca degli Ulan Bator) da tanti anni residente a Reggio e a lungo direttore artistico della storica esperienza Red Noise, che proprio al Catomes Tôt aveva la sua base. Il percorso è diverso, proposto da Manchon come cittadino del centro storico, semplice volontario del centro sociale e addetto ai lavori.

L’esordio sarà affidato allo stesso Olivier, che si esibirà come Permanent Fatal Error, il nome del suo progetto solista, dopo l’apertura con Mattia Ferrarini dei Dolpo, intrigante band reggiana. Si proseguirà poi sino al 10 luglio con una serie di concerti sempre al mercoledì, sempre a ingresso gratuito e con inizio alle 21.30. Il Catomes Tôt sarà aperto dalle ore precedenti, per chi volesse fermarsi per un aperitivo.

Il calendario prevede l’indie degli Stoop il 15 maggio, la bossanova di Alessandro Faieti e Caio Chagas e il nuovo gruppo Batia Hasan il 29 maggio: i componenti sono Mattia Ferrarini assieme a Venturelli e Landi dei Giardini di Mirò. A giugno si riprende il 6 con il rock-bluse dei T-Birds, il 12 tocca al folk di Simone Romei “Desmoines”, il 19 all’Isole Trio di Giulio Vetroni, il 26 al quartetto Banda Zironi. Luglio accoglierà due date, il 3 con i Frogs, Pikes and Noses di Matteo Ranellucci e Daniele Nasi e il 10 con Mono, spettacolo solista del trombettista jazz Tiziano Bianchi, docente, da anni parte della sezione fiati dal vivo di Vasco Rossi.

Per Manchion è un piacevole ritorno. «Sono molto contento prima di tutto che il Catomes Tôt abbia ripreso le sue attività e poi che si possa riprendere con la musica dal vivo. Per tanti motivi, per la proposta culturale e per rianimare un’area in cui i segni del degrado sono presenti. Parlo del parco Cervi: non chiamatelo più Tocci, è un nome che porta con sé un retaggio “tossico”», racconta. La voglia di fare è tanta: «Lancio un appello agli abitanti della zona e anche agli studenti delle scuole che si trovano qui vicino: riempite il luogo di vita, fatevi avanti con i vostri progetti, noi siamo qui». E pure la necessità è alta: «Ho scoperto che l’apice del benessere culturale in città è stato il 2019 e questo corrisponde al mio primo periodo di attività. Il mio lavoro ne è stato dunque parte e deve far riflettere che il motore che ha portato a questo apice è stata la scena reggiana, indie. Si deve curare la quotidianità, non solo la cultura a spot».