Gazzetta di Modena

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La patologia

Endometriosi: l’aiuto dall’alimentazione. Dalla colazione ai cibi da evitare, i consigli dell’esperta

di Marzia Valitutti
Endometriosi: l’aiuto dall’alimentazione. Dalla colazione ai cibi da evitare, i consigli dell’esperta

La giusta dieta gioca un ruolo chiave per le donne con questa patologia, molto frequente. La dottoressa Cassano spiega come possiamo aiutarci con la scelta degli alimenti che quotidianamente portiamo sulla nostra tavola. È bene ridurre l’infiammazione

02 marzo 2023
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Secondo le ultime statistiche in Italia quasi il 15% delle donne in età riproduttiva soffre di endometriosi. La percentuale si alza sensibilmente se parliamo di donne infertili o con difficoltà a concepire. La patologia è spesso sottovalutata e si tende a parlarne poco senza considerare quanto l’endometriosi possa essere invalidante per chi ne soffre. Durante la fase acuta della malattia persino il gesto più semplice può diventare difficoltoso: il dolore, spesso cronico e persistente, riduce sensibilmente la qualità della vita. Comprendere come alleviare la sintomatologia, avere una diagnosi tempestiva e ricevere trattamenti idonei può davvero fare la differenza. L’alimentazione gioca un ruolo chiave per le donne con endometriosi: ridurre alcol, caffè, latte e derivati così come limitare il consumo di alcune verdure aiuta a prevenire l’infiammazione. Non dimentichiamoci poi della colazione, partire bene al mattino per affrontare al meglio la giornata: scegliere sempre alimenti che stimolino poco l’insulina, come pane o uova. Insieme alla biologa nutrizionista e psicologa Maria Cassano scopriamo come la dieta sia capace di incidere su questa malattia, migliorando sensibilmente la quotidianità dei soggetti con endometriosi. Non mi resta che lasciarvi ai preziosi consigli della Dottoressa e augurarvi una buona lettura!

Endometriosi: un disturbo poco conosciuto ma che affligge molte donne. Esiste una correlazione con ciò che mangiamo?

“Sappiamo che la prevenzione è ormai una necessità e che esiste un legame molto stretto tra corretta alimentazione e salute. Questo binomio diventa ancora più importante laddove l’utilizzo di una alimentazione specifica rende possibile la gestione di alcune patologie, in particolare quelle croniche, in cui lo stile di vita è centrale nel processo di “cura”. Nel caso dell’endometriosi è importante seguire alcune importanti raccomandazioni nutrizionali che, non solo permettono di migliorare e tenere sotto controllo la sintomatologia, ma soprattutto limitano il progredire della patologia”.

Quali sono i cibi che possono ridurre i disturbi legati all’endometriosi?

“Nel caso dell’endometriosi è possibile parlare di “cibo terapeutico”: seguendo costantemente alcune specifiche raccomandazioni nutrizionali, il nostro organismo potrà infatti godere di alcuni benefici utili alla modulazione della progressione della patologia (strettamente legata alla produzione di estrogeni a livello locale e alla stimolazione di specifici fattori di crescita) e dei livelli di infiammazione a carico del sistema”.

Ma come si agisce e quali sono i macronutrienti favorenti questi effetti?

“È possibile misurare lo stato di infiammazione del nostro intestino al termine dei pasti: questo tipo di indagine ha rilevato come un eccesso di grassi saturi e di zuccheri potrebbe innescare una cascata di reazioni in grado di stimolare l’attivazione dei mediatori dell’infiammazione. Al contrario, un’adeguata distribuzione all’interno della dieta dei carboidrati, permette di mantenere la secrezione di insulina all’interno di range favorenti l’equilibrio ormonale del nostro corpo, agendo in particolare sulla produzione degli steroidi e di alcuni fattori di crescita, determinanti l’infiammazione. Per quanto riguarda i grassi, ricordiamo invece la necessità di diminuire l’utilizzo di cibi contenenti omega-6 e aumentare il consumo di alimenti ricchi in omega-3, da cui derivano le prostaglandine anti-infiammatorie: il rapporto ideale tra omega- 3 e omega-6 nella dieta dovrebbe essere di 4:1, mentre purtroppo spesso sulla nostra tavola è facile incontrare alimenti ricchi in omega-6, di cui è composto ad esempio l’olio di girasole, ampiamente utilizzato nei prodotti da forno, nelle merendine e in generale nei prodotti confezionati”.

Nel periodo del ciclo, se si soffre di endometriosi, occorre azzerare il consumo di alcol e caffè?

“Nel periodo del ciclo, se si soffre di endometriosi, non si deve necessariamente sospendere alcol e caffè. Il tutto non è correlato necessariamente al ciclo. Ad esempio ci sono donne che hanno dolori davvero invalidanti a prescindere dal momento delle mestruazioni, anche semplicemente nella fase ovulatoria. Quindi possiamo concludere che sicuramente in una fase acuta della malattia è preferibile ridurre il caffè al minimo: uno o due massimo al giorno. Sicuramente, nella fase acuta, è consigliato eliminare l’alcol nella fase alcune verdure del gruppo delle solanacee. I vegetali in questione sono i peperoni, i pomodori, melanzane e patate: toglierle dalla dieta è importante dato che possono acuire la sintomatologia. Evitare anche il latte e i suoi derivati. Quindi, in conclusione, posso dire che queste accortezze alimentari non vanno limitate solo al periodo del ciclo, ma estese alla fase acuta dell’infiammazione. Anche il glutine andrebbe ridotto, dato che ha un’azione pro infiammatoria. Questi alimenti possono essere tranquillamente reintrodotte quando la fase acuta è meno attiva”.

Il benessere parte da un buon risveglio. Come fare la prima colazione?

“Per quanto riguarda la colazione dobbiamo prediligere alimenti che stimolino poco l’insulina, quindi povera di carboidrati e a basso carico glucidico. Questo perché l’insulina può indurre stati pro-infiammatori. Una buona prima colazione potrebbe essere, ad esempio, con pane fatto con farine antiche o grani italiani a lievitazione naturale (anche il lievito chimico o di birra incide negativamente sulle pareti intestinali) con sopra delle creme di frutta secca senza zuccheri (come anacardi o mandorle). Una buona alternativa alle creme di frutta secca è l’olio evo o delle uova! In questo modo riusciremo a mantenere stabili i livelli d’insulina”.

L’acqua: quanto bere?

“L’idratazione è estremamente importante per tutti e non è strettamente collegata al discorso dell’endometriosi. Sicuramente si consiglia di bere almeno 1 lt e mezzo di acqua al giorno, possibilmente in vetro per essere ecofriendly e per ridurre i rischi di interferenti endocrini”.