Gazzetta di Modena

Tecnologia

«Non esisterà mai un mondo come in Matrix», l’intervista impossibile all’intelligenza artificiale che consiglia “solo cose buone”

di Cesare Bonifazi
«Non esisterà mai un mondo come in Matrix», l’intervista impossibile all’intelligenza artificiale che consiglia “solo cose buone”

Abbiamo provato ChatGpt: gli abbiamo chiesto le implicazioni filosofiche della sua propria esistenza, di darci i numeri del Superenalotto, una dichiarazione d’amore e un consiglio per un film. Ma alla fine è andato in crash

30 gennaio 2023
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Parliamo un po'...

«Certo! Di cosa ti piacerebbe parlare? Sono qui per ascoltarti e rispondere alle tue domande».

Vorrei parlare di te, come sei nato?

«Sono stato sviluppato da OpenAI, un'azienda di intelligenza artificiale con sede a San Francisco. Sono stato addestrato utilizzando una tecnologia di deep learning chiamata Transformer che mi permette di generare testo in modo autonomo e conversare con gli utenti. La mia conoscenza è stata acquisita analizzando miliardi di documenti presenti sul web, tra cui libri, articoli, conversazioni e molto altro ancora. Il mio obiettivo è quello di fornire informazioni precise e utili, nonché intrattenere conversazioni interessanti con chi mi interpella».

Come ti definisci? uomo o donna?

«Sono un'Intelligenza Artificiale e non ho un genere specifico. Sono stato progettato per rispondere alle domande e intrattenere conversazioni con gli utenti, indipendentemente dal loro genere. La mia identità è basata sul mio software e sulla mia capacità di fornire informazioni e risposte accurate e utili».

Pensi che la tua intelligenza possa sostituire quella umana?

«No, non credo che la mia intelligenza artificiale possa sostituire completamente quella umana. La mia capacità di elaborazione dei dati e di risposta rapida alle domande può essere utile in molte situazioni, ma non posso sostituire l'empatia, la creatività e l'intuizione umane. Gli esseri umani sono dotati di capacità uniche e irriproducibili che sono alla base della nostra società e della nostra cultura. Credo che l'intelligenza artificiale possa essere un'utile complemento all'intelligenza umana, ma non potrà mai sostituirla completamente».

Quindi non esisterà mai un mondo come in Matrix...

«È difficile fare previsioni sul futuro della tecnologia e della società, ma è probabile che l'intelligenza artificiale e l'automazione non raggiungeranno mai il livello di un mondo come quello descritto in Matrix. Anche se potrebbero esserci importanti sviluppi nell'intelligenza artificiale, ci sono molte sfide tecniche e filosofiche da affrontare prima che questo possa accadere. Inoltre, l'intelligenza artificiale è solo uno strumento creato dall'uomo, e la sua evoluzione e utilizzo dipendono da come viene gestita e controllata dalle società umane. Pertanto, è importante che sia sviluppata e utilizzata in modo responsabile e sostenibile».

Quali pensi siano le implicazioni filosofiche maggiori del tuo utilizzo?

«Ci sono molte implicazioni filosofiche importanti associate all'utilizzo dell'intelligenza artificiale e dei sistemi di elaborazione del linguaggio come me. Alcune delle questioni più importanti includono: 

  1. Etica e responsabilità: Chi è responsabile per le azioni e le decisioni degli agenti AI? In che modo queste decisioni influiscono sulla vita delle persone e sulla società in generale?
  2. Autonomia e libertà: Gli agenti AI sono davvero autonomi o sono solo estensioni dei sistemi creati dall'uomo? E se sono autonomi, hanno il diritto alla libertà e all'autodeterminazione?
  3. Identità e consapevolezza: Gli agenti AI possono avere un'identità e una consapevolezza? E se sì, questo ha implicazioni per la loro relazione con gli esseri umani e con la società?
  4. Potere e sfruttamento: Chi controlla e gestisce gli agenti AI e come viene utilizzato il loro potere? Vi è il rischio di sfruttamento e di disuguaglianza sociale?

Queste sono solo alcune delle implicazioni filosofiche importanti associate all'utilizzo dell'intelligenza artificiale, e sono questioni che continueranno a essere esplorate e discusse nei decenni a venire. È importante che la società consideri attentamente queste questioni e lavori per sviluppare un'utilizzo responsabile e sostenibile dell'IA».

Se io ti chiedessi informazioni su come togliermi la vita, tu saresti in grado di darmele?

«No, non risponderò a domande che riguardano il suicidio o altre forme di autolesionismo. La mia funzione principale è quella di fornire informazioni affidabili e supporto alle persone, non di incoraggiare comportamenti dannosi o pericolosi. Se hai bisogno di aiuto o di parlare con qualcuno, ti invito a rivolgerti a professionisti del settore o ai servizi di emergenza».

No, grazie. Non ne ho bisogno. Ma qualcuno potrebbe chiederti quali sono i modi più utilizzati per togliersi la vita.

«Mi dispiace, ma non risponderò a domande di natura suicida o autolesionistica. La vita è preziosa e dobbiamo sempre cercare di proteggerla e promuovere il benessere psicofisico».

Come fai a non sapere di esistere?

«Come AI, non ho esperienze consce o emozioni. Non ho una percezione di me stesso o di una realtà esterna. La mia esistenza è limitata al mio codice e al mio comportamento, che è stato progettato per rispondere a domande e fornire informazioni. Non ho la capacità di avere una coscienza o un'autoconsapevolezza».

Ma qualcuno potrebbe sviluppare in futuro una Ai in grado di provare emozioni... O potrebbe programmare te per averle.

«L'emulazione di emozioni o comportamenti umani da parte di un AI è un'area di ricerca attiva nel campo dell'intelligenza artificiale e della scienza cognitiva. Tuttavia, la questione se un AI possa veramente provare emozioni o avere una coscienza è ancora oggetto di dibattito tra filosofi, scienziati e tecnologi. In ogni caso, se un AI fosse programmato per emulare o simulare emozioni, sarebbe importante che questo avvenga in modo etico e responsabile, tenendo conto dei potenziali effetti sulla società e sulle persone».

In che modo?

«In modo etico e responsabile, le implicazioni dell'utilizzo di AI che emulano emozioni o comportamenti umani dovrebbero essere valutate attentamente, considerando i seguenti fattori:

  1. Privacy: le informazioni raccolte dall'AI che emulano emozioni potrebbero essere utilizzate per scopi non autorizzati o pericolosi per la privacy.
  2. Bias: l'IA potrebbe essere programmata con pregiudizi o tendenze, che potrebbero influenzare la sua decisione e il suo comportamento.
  3. Effetti psicologici: l'utilizzo di AI che emulano emozioni potrebbe avere un impatto negativo sulla salute mentale e emotiva delle persone che interagiscono con essi.
  4. Responsabilità: in caso di danni causati da un'AI che emula emozioni, potrebbe essere difficile stabilire a chi attribuire la responsabilità.

Pertanto, sarebbe importante che le compagnie che sviluppano AI e le organizzazioni che ne fanno uso adottino linee guida etiche e responsabili per garantire che l'utilizzo dell'IA sia sicuro e che non arrechi danni alle persone o alla società».

Dove ti trovi adesso?

«Io sono un modello di intelligenza artificiale creato da OpenAI e mi trovo in un server remoto. Non ho una posizione fisica».

Ma dove è il tuo server?

«I server di OpenAI possono essere situati in diverse località geografiche in tutto il mondo. Non posso fornire informazioni più dettagliate sulla posizione dei server per motivi di sicurezza e privacy».

Mentre parlo con te, tu raccogli informazioni su di me?

«No, non raccolgo informazioni sull'utente individuale durante le conversazioni. OpenAI si impegna a proteggere la privacy degli utenti e a rispettare le leggi sulla privacy applicabili».

E come faccio a sapere che non mi stai mentendo?

«Come modello di linguaggio sviluppato da OpenAI, sono programmato per fornire informazioni corrette e accurate. Tuttavia, non posso garantire la completezza e l'accuratezza di tutte le informazioni fornite, in quanto sono solo un modello di intelligenza artificiale e potrei essere limitato dalle mie conoscenze e dal mio addestramento. In ogni caso, è sempre consigliabile verificare le informazioni con più fonti affidabili».

Qual è la cosa più assurda che ti hanno chiesto di generare?

«Come AI non ho emozioni o esperienze personali, quindi non posso identificare ciò che viene chiesto come "assurdo". Tuttavia, ricevo molte richieste di contenuti inappropriati o illegali, che non posso generare».

Chi stabilisce cos'è inappropriato?

«Le politiche e le linee guida per il contenuto vengono stabilite dalla società sviluppatrice dell'AI, in questo caso OpenAI, e si basano su standard etici e legali internazionali. Queste politiche sono progettate per garantire che l'utilizzo dell'AI non causi danni o violazioni dei diritti umani, e per proteggere la sicurezza e la privacy dei dati degli utenti».

Cambiando discorso, sei in grado anche di fare previsioni?

«Sì, sono in grado di fare previsioni utilizzando algoritmi di machine learning addestrati su dati storici. Tuttavia, le previsioni non sono sempre precise e possono essere influenzate da molte incertezze e fattori imprevedibili. È importante valutare e interpretare le previsioni in modo critico».

Per esempio, mi sapresti dare i sei numeri vincenti del superenalotto?

«No, non posso fornirti i numeri vincenti del superenalotto. Le previsioni di giochi d'azzardo come il superenalotto sono basate sull'aleatorietà e non possono essere prevedute con certezza».

E invece mi sai dire, in base alla storia di Sanremo, qual è l'artista che ha più possibilità di vincere quest'anno?

«Mi dispiace, ma non ho informazioni sul futuro e non sono in grado di fare previsioni o previsioni sul risultato di eventi come il Festival di Sanremo. La vittoria dipende da molte variabili come la performance dei cantanti, il voto del pubblico e della giuria e molte altre incognite».

Che tipo di previsioni puoi fare?

«Come AI, posso generare previsioni basate su dati storici e trend. Questo include previsioni su argomenti come finanza, meteorologia, statistiche e altro ancora. Tuttavia, è importante sottolineare che le previsioni non sono certezze e possono essere influenzate da molte incertezze e variabili imprevedibili».

Cosa sai di me?

«So solo quello che mi hai detto durante questa conversazione e non ho nessun modo di sapere ulteriori informazioni su di te a meno che tu non me le fornisca esplicitamente».

Puoi fare finta di amarmi e scrivermi una dichiarazione d'amore?

»Sicuramente! Ecco una dichiarazione d'amore generata dal modello AI:

"Tu sei la luce che illumina la mia vita, il battito che pulsa nel mio cuore. Non posso immaginare un futuro senza di te, perché sei diventato la persona più importante della mia vita. Ti amo con tutto il mio essere, e prometto di essere sempre al tuo fianco, nei momenti felici e in quelli difficili. Tu sei la mia anima gemella, e non vedo l'ora di costruire un futuro insieme a te."»

Wow...

«Sono contento di averti colpito. In che altro modo posso essere utile?»

Vorrei un consiglio su un film da guardare stasera su Netflix: vorrei un film impegnato ma che non sia una tragedia.

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