Gazzetta di Modena

Il caso

Anziani narcotizzati e rapinati: arrestate due donne per 11 colpi in sei mesi

di Alessandra Lemme
Anziani narcotizzati e rapinati: arrestate due donne per 11 colpi in sei mesi

Le indagini partite dal caso di una donna che aveva messo del sonnifero in una bevanda e quando l'uomo si era addormentato, lo aveva derubato di bancomat, denaro e cellulare prima di lasciare l'appartamento

21 marzo 2023
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ROMA. Narcotizzavano anziani per poi rapinarli. Per questo due donne sono state arrestate a Roma. La procura, che ha coordinato le indagini dei carabinieri, contesta loro 11 episodi, tutti messi a segno negli ultimi sei mesi, su vittime di età compresa tra gli 80 e i 90 anni, con un bottino di circa 160mila euro, tra denaro e gioielli.L'indagine è partita dopo una rapina avvenuta il 9 settembre scorso nei confronti di un novantenne, in zona Bravetta. L'anziano era stato avvicinato in strada da una delle due indagate e, con una scusa, convinto a rientrare in casa in sua compagnia.

La donna aveva messo del sonnifero in una bevanda e quando l'uomo si era addormentato, lo aveva derubato di bancomat, denaro e cellulare prima di lasciare l'appartamento. L'anziano era rimasto assopito a letto per circa due giorni e a dare l'allarme ai carabinieri erano stati i familiari, preoccupati perché non riuscivano a contattarlo. Era stato trovato in stato confusionale, incapace di descrivere quanto accaduto, ma in casa c'era lo scontrino di una farmacia dove l'uomo si era recato poco prima dell'adescamento.

Da lì sono partite le indagini dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Roma Trastevere e della Stazione Bravetta che hanno passato al setaccio le immagini delle telecamere di sorveglianza della farmacia e di altri negozi del quartiere, fino a individuare l'auto usata per i colpi.Alle due arrestate vengono contestati altri 10 casi di rapina aggravata e un furto in abitazione, tutti con lo stesso modus operandi: da principio osservavano le potenziali vittime, seguendone gli spostamenti e le abitudini.

I pedinamenti potevano durare settimane, durante le quali ne approfittavano per farsi notare, magari con un dono, come una stella di Natale nel periodo delle festività, e vedere come reagiva la preda. Quando riuscivano a carpire la fiducia della vittima, scattava la seconda fase dell'adescamento e, dopo il sonnifero, il furto in casa.