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Cronaca

Spilamberto, spray e petardi esplosi dentro casa: il tentativo di truffa del finto tecnico

Mattia Vernelli
Spilamberto, spray e petardi esplosi dentro casa: il tentativo di truffa del finto tecnico<br type="_moz" />

Il racconto: «È riuscito a spaventarmi, ma non ha rubato»

19 aprile 2024
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SPILAMBERTO. «Con la scusa di una presunta infiltrazione di gas l’ho fatto entrare in casa. Solo dopo ho capito che non era un operatore del gas, bensì un ladro…».
Tentativo di truffa ai danni di un 73enne presso la sua abitazione non lontano dal centro di Spilamberto. Sono circa le 9 di mercoledì mattina quando al campanello della vittima suona una persona, presentandosi come tecnico di luce e gas.

LA TESTIMONIANZA
«Era un uomo sulla quarantina in tenuta di lavoro, non mi sono posto domande, ho ascoltato le sue richieste. Mi ha detto che stavano facendo dei controlli per individuare un'infiltrazione di gas all'interno dei tubi dell’acqua. Gli ho detto, al citofono, che poteva controllare autonomamente il contatore nel giardino, che si trova sotto una botola. Mi ha chiesto se potevo scendere perché aveva bisogno di più informazioni, così l’ho raggiunto. Siamo andati in cantina, lì ha acceso il rubinetto dell’acqua, e dopo poco, inspiegabilmente, ho sentito un odoro forte, fastidioso: mi ha riferito che era il gas insediato nei condotti idrici. Voleva controllare se l’infiltrazione si era già propagata anche in casa, così l’ho fatto entrare, e siamo andati al piano di sopra. Io ci ho creduto in pieno, non avevo idea di trovarmi faccia a faccia con un malvivente».

IL LADRO ENTRA IN CASA
Il 73enne, per via delle richieste persuasive dell’uomo, e di quella strana puzza che esce dai rubinetti, si fida di lui, accompagnandolo al primo piano della casa. In cucina, continua la vile commedia del truffatore. «Anche dal rubinetto del cucinotto si sentiva lo stesso odore. Mi ha detto di aprire tutte le finestre per evitare che vi fossero pericolose esplosioni, dato che il gas, stando alle sue parole, si era già propagato dappertutto. In bagno è successo qualcosa d’inaspettato: quando ha aperto il rubinetto, si è sentito addirittura uno scoppio. Un rumore secco, forte, una piccola esplosione. “È il gas” continuava a dire, io a quel punto mi sono anche spaventato. Era un gas particolare diceva, capace di ossidare i metalli preziosi. Mi ha quindi chiesto di mettere tutto l’oro che avevo, comprese le banconote, in un sacchetto o avvolte in panno e di riporre tutto in freezer. Lì sosteneva che sarebbero state al sicuro, non si sarebbero rovinati. Io in casa non avevo nulla: solo un piccolo vaso d’argento, e tutte le banconote le avevo nel portafoglio».

ERA SPRAY, NON GAS
«Lui, capendo di non avere nulla da rubare, con una scusa se n’è andato. Mi ha salutato dicendo che avrebbe fatto il giro del vicinato, e che ci saremo visti al prossimo controllo del gas. Ho riordinato le idee e solo dopo ho realizzato che si trattava di una truffa. Dopo diversi giri della casa, mi sono assicurato che non avesse preso nulla, anche perché, come detto, non ho niente di valore. Mi sono però accorto della presenza, in un angolo del bagno, di un petardo, utilizzato dal truffatore per simulare lo scoppio. Mentre l’odore di gas, con ogni probabilità, lo generava spruzzando uno spray. Ho chiamato i carabinieri di Spilamberto, mi hanno confermato: non è la prima volta che arrivano denunce analogo. Io ci sono cascato in pieno: se avessi avuto oro in casa, di certo sarei stato derubato».