Gazzetta di Modena

L’indagine

Spaccio di droga, sgominata un’organizzazione criminale cinese

Spaccio di droga, sgominata  un’organizzazione criminale cinese

Per la prima volta è emersa un’attività di traffico internazionale di stupefacenti gestita da asiatici nel nord est. Ferrara tra gli snodi del mercato illecito, ieri le misure cautelari eseguite dai carabinieri estensi e dei Comandi di Padova, Prato e Vicenza. Sequestrato un ingentissimo quantitativo di sostanze

22 marzo 2023
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Ferrara Sono accusati di traffico internazionale di sostanze stupefacenti i cittadini cinesi che ieri (21 marzo) sono stati raggiunti dai provvedimenti (quattro arresti e 21 misure cautelari) emessi  dalla procura distrettuale di Venezia ed eseguiti dai carabinieri.  La vasta operazione - che coinvolge le province di Ferrara, Padova, Prato e Vicenza - ha portato al sequestro di 353 chili di infiorescenze di cannabis, 19 chili di hashish, 15 chili di cristalli grezzi di Mdma (ecstasy), due chili di ketamina, 4 chili di semi di cannabis e 5.374 piante.

L’attività degli investigatori ha evidenziato, per la prima volta nel nord est, gravi elementi probatori nei confronti anche della criminalità cinese, che normalmente predilige altre attività illecite. L’indagine, che ha svelato un traffico di droga su vasta scala, è partita nel 2018 quando i carabinieri del Nucleo investigativo di Ferrara, nell’ambito del monitoraggio delle spedizioni internazionali di colli in partenza dal territorio estense, ne hanno intercettati due sospetti, che sono risultati contenere uno Mdma e l’altro marijuana. I successivi accertamenti avviati su delega della magistratura veneziana per verificare l’esistenza di una eventuale organizzazione criminale, ha portato a scoprire un ingente traffico che coinvolgeva siti di produzione (soprattutto in Spagna), siti di smistamento (nel nord est italiano, dove esistevano anche siti produttivi) e siti di destinazione (Olanda, Regno Unito, ma anche Australia, Nuova Zelanda e Stati Uniti). E’ emerso inoltre che l’attività criminale era stata organizzata con una precisa ripartizione di ruoli e responsabilità, suddividendo a “compartimenti stagni” i compiti direttivi, logistici e di supervisione delle spedizioni. Le indagini, molto complesse, sono state condotte sia ricorrendo a metodi classici come servizi di osservazione, controllo e pedinamento degli indagati, migliaia di ore di ascolto di intercettazioni telefoniche e presenti, analisi della corposa documentazione acquisita, sia mediante l’utilizzo di moderne tecnologie finalizzate a disarticolare i sofisticati sistemi criminali adottati dagli indagati.

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