Gazzetta di Modena

Scuola 2030

Cisco Bellotti, ex Modena City Ramblers: «Tutto nato per gioco, non cerco la fama»

di Greta Delicato, Nina Medici ed Ettore Olmo Bellotti*

	Cisco Bellotti con gli studenti del liceo Fanti
Cisco Bellotti con gli studenti del liceo Fanti

Il musicista si racconta agli studenti del liceo Fanti

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CARPI. Alla scoperta della storia di un cantante del territorio che ha rivoluzionato la musica emiliana, tra infanzia, carriera e famiglia. Un papà di famiglia appassionato di musica fin dall’infanzia che iniziò la sua carriera musicale dopo un simpatico episodio ad un concerto di un altro gruppo, dove salendo sul palco e cantando, scoprì il suo grande talento. «I miei genitori mi hanno sempre assecondato perché hanno visto che la musica era la mia unica passione insieme al calcio e nonostante il precedente lavoro mi hanno spronato a seguire il mio sogno che avevo da quando ero piccolo», afferma Cisco Bellotti. Ma da cosa è nato il nome Cisco? «A 6 o 7 anni giocavo a calcio e andavo a fare gli allenamenti con una maglia con la scritta San Francisco, lavandola spesso si usurò la prima parte della scritta e rimase solo Cisco».

«I MCR? Era un gioco»

Da qui la nascita dei Modena City Ramblers. «All’inizio era un gioco, Ramblers era un nome ricorrente tra i gruppi del territorio ma anche alle tradizioni irlandesi. Dopo il primo album intitolato Riportando tutto a casa (1994), che andò molto bene, la casa discografica ci chiese il secondo album, in quel momento capimmo che sarebbe potuto essere un vero e proprio lavoro». In un primo momento si ispirarono all'omonimo gruppo folk irlandese: Pogues. Cisco abbandona i Ramblers nella fine del 2005 per intraprendere la sua carriera da solista. “Per me la musica è emozione, non sono in cerca di fama e non mi sono mai ritenuto famoso.

I “no” detti a Sanremo

La musica non è una gara ma è raccontare storie e ricollegarsi alle proprie radici», Cisco ha rifiutato più volte di partecipare al festival di Sanremo. «Ho fatto molti concerti, sia davanti a poche persone che a centiania di migliaia di persone, dove vedi tutta la piazza in visibilio e che salta a ritmo delle tue canzoni, ma non importa chi sia il pubblico, è sempre una grande emozione e il ricordo rimarrà sempre impresso. Ad esempio di recente ero al Kalinka di Carpi davanti a poche persone, ma è stato memorabile. A quale album sono più legato? Gli album sono come i figli, non c’è uno che preferisco agli altri, ma forse uno è Riportando tutto a casa di cui stiamo facendo la celebrazione dei 30 anni da un anno a questa parte, o anche Viva la vida, muera la muerte! dove all’interno ci sono brani intitolati i 100 passi e Ebano molto importanti per me. Degli album da solista invece, sono La lunga notte che ha ricevuto un buon giudizio da parte della critica, e Canzoni dalla soffitta che ho scritto durante la pandemia».

«La trap? Non mi appassiona»

Oggi il genere più ascoltato è la trap: «Ho modo di conoscere questo genere musicale attraverso i miei figli, ma non mi appassiona. Ho avuto qualche contatto con rapper della mia generazione, come Frankie hi-nrg Mc e anche i “99 Posse”. Io faccio veramente fatica a capire dove vuole andare questo genere di musica: sembrano uguali e usano l’autotune che, gli omologa l’uno all’altro. Credo che sia giusto differenziarsi dagli altri cantanti e ciò non sta succedendo, molto probabilmente per richieste del mercato. Non mi piacciono molto nemmeno i contenuti dei testi trap. Mi fa pensare ad un genere di musica che rispecchia la società di oggi, e che non cerca di stravolgere e migliorarla. Detto ciò, faccio un discorso più ampio: ogni generazione ha la sua musica che le generazioni precedenti fanno fatica a comprendere».

Conclude facendo l’esempio dei Beatles che hanno permesso ai giovani di essere capiti e compresi e così succede ciclicamente. Cisco è un artista che ha saputo coniugare la passione per la musica e l’autenticità del suo percorso con il legame alle tradizioni del territorio emiliano. Il suo approccio alla musica, non come una ricerca della fama ma come un racconto di emozioni e storie, lo rende una figura affascinante nel panorama musicale italiano.

*studenti del liceo Fanti, classe 3V