Gazzetta di Modena

Attacchi informatici: la soluzione è un’alleanza tra cybersecurity e IT

Attacchi informatici: la soluzione è un’alleanza tra cybersecurity e IT

Oggi la difesa non basta più per affrontare un attacco informatico servono un sistema coordinato, ruoli ben definiti e una stretta collaborazione tra sicurezza informatica e infrastruttura IT. ACS Data Systems promuove un modello di cybersecurity integrata attraverso il centro di competenza Cyberlys.

4 MINUTI DI LETTURA





Gli attacchi informatici non concedono preavvisi. Si manifestano in modo improvviso, spesso nel cuore dell’operatività quotidiana, e in pochi istanti sono in grado di compromettere la stabilità dell’intera azienda. Sistemi bloccati, dati inaccessibili, comunicazioni interrotte: scenari tutt’altro che teorici che, sempre più frequentemente, colpiscono organizzazioni di ogni dimensione, senza distinzioni.

In quelle circostanze non è la presenza di una soluzione tecnica, isolata o preconfigurata, a determinare l’esito della crisi, bensì la capacità dell’organizzazione di attivare tempestivamente un sistema di risposta, chiaro e coordinato. È in questa fase che diventa evidente quanto sia strategica l’integrazione tra l’ambito della sicurezza informatica e quello dell’infrastruttura IT: due domini che, solo se progettati e gestiti in modo sinergico, possono consentire una reazione efficace e preservare la continuità operativa. La resilienza digitale, infatti, non può più essere intesa come una semplice estensione della protezione perimetrale, ma va concepita come il risultato di un impianto organizzativo che coinvolge tecnologie, competenze e processi. In questo senso, la sicurezza non è più un comparto tecnico separato, ma una componente essenziale della governance aziendale, che richiede ruoli ben definiti, strumenti adeguati e una regia comune in grado di attivarsi nei momenti che contano.

L’importanza di un approccio integrato

La vera svolta non risiede nella tecnologia in sé, ma nella capacità di progettare un sistema che metta in relazione in modo strutturale cybersecurity e infrastruttura IT. Un’organizzazione che intenda affrontare con consapevolezza il tema della sicurezza non può prescindere da una base tecnologica solida, costantemente monitorata e gestita con competenza. I sistemi informativi, infatti, non sono più semplici strumenti di supporto, ma rappresentano la spina dorsale del funzionamento aziendale. Di conseguenza, quando l’IT si blocca, l’intera macchina si arresta.

In questo contesto, costruire resilienza non significa accumulare soluzioni tecnologiche, ma adottare una visione sistemica che connetta protezione, continuità operativa e capacità decisionale. È un approccio che, tra l’altro, è ormai formalmente richiesto anche dalla normativa. La direttiva europea NIS2, recentemente recepita in Italia sotto la guida dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), impone alle imprese un salto di maturità: non è più sufficiente essere “tecnicamente sicuri”, è necessario dimostrarlo attraverso strutture organizzative solide, processi tracciabili e responsabilità chiaramente attribuite. Alcune realtà hanno già compreso che questo passaggio può rappresentare un’opportunità; non un vincolo burocratico, ma una leva concreta di affidabilità e competitività. Altre, tuttavia, continuano a muoversi in modo disorganico, con strumenti scollegati, interventi non coordinati e strategie frammentarie. Una condizione che, alla prova dei fatti, si traduce in tempi di reazione lenti, esposizione elevata e crescente vulnerabilità.

Cybersecurity con l’anima IT

A partire da questa consapevolezza è nato Cyberlys, il centro di competenza per la cybersecurity di ACS Data Systems, azienda con oltre quarant’anni di esperienza nel settore IT e una presenza capillare sul territorio, con otto sedi nel Nord Italia, tra cui Bologna. L’approccio proposto da Cyberlys si fonda sull’integrazione operativa tra infrastruttura e sicurezza, dando vita a un modello che accompagna le aziende lungo l’intero ciclo della protezione: dall’analisi delle vulnerabilità al monitoraggio proattivo, dalla risposta agli incidenti fino all’igiene digitale quotidiana.

Il fulcro di questa strategia è rappresentato dal Security Operations Center (SOC), attivo 24 ore su 24, che opera dall’Italia e che consente di identificare e gestire in tempo reale le minacce. Attorno a questo presidio centrale ruotano tecnologie scalabili e servizi gestiti, calibrati per adattarsi a contesti organizzativi di diversa complessità, dalle PMI ai gruppi strutturati. L’obiettivo è sempre lo stesso: garantire alle imprese la possibilità di reagire in modo tempestivo, contenere l’impatto di un attacco, ripristinare le attività in tempi brevi e, soprattutto, diffondere al proprio interno una cultura della sicurezza condivisa, con processi chiari e responsabilità ben distribuite.

A Bologna un evento dedicato alle imprese

Questi temi saranno al centro dell’evento Cyber Resilience: come reagire a un attacco informatico, organizzato da Cyberlys e rivolto alle imprese del territorio. Un’occasione concreta di confronto e approfondimento operativo su come affrontare, in modo strutturato, tutte le fasi di un attacco: dalla prevenzione, alla reazione, fino al recupero. L’incontro si terrà martedì 24 giugno 2025, alle ore 16.00, nella prestigiosa cornice di Palazzo Pepoli, nel cuore di Bologna. Una sede che unisce valore storico e visione contemporanea, ideale per ospitare una riflessione collettiva su un tema che non può più essere rimandato. Il programma prevede interventi tecnici, testimonianze aziendali e dimostrazioni dal vivo.

Maggiori informazioni su cyberlys.it

Per informazioni ed iscrizioni:

Modena Evento a Bologna: come reagire ad un attacco informatico

Reggio Evento a Bologna: come reagire ad un attacco informatico