Codice della strada, giù le vendite di alcol a Modena
Baristi e ristoratori: «Aperitivi fra giovani diminuiti di molto» E Confesercenti conferma: «Calo del 20 per cento in città»
MODENA. Girando tra i locali del centro, abbiamo avuto occasione di raccogliere informazioni e pareri di numerosi baristi e ristoratori, riguardanti il nuovo Codice della strada e la sua influenza sulla vendita degli alcolici.
«Calo notevole»
«Sì, abbiamo registrato un notevole calo delle vendite di alcolici. Gli aperitivi sono diminuiti di molto, soprattutto fra i giovani di venti e trenta anni». Sono queste le parole di Felix Salamba, giovane dipendente del Caffè dell’Orologio, confermate da Leonardo Pantano, barista del Bar Canalino: «Le nuove restrizioni hanno fatto diminuire le vendite di alcolici, soprattutto tra i giovani 20-35 anni, che costituiscono la maggior parte della nostra clientela».
Dello stesso avviso è anche il titolare del bar Zero5nove: «Anch’io ho registrato una diminuzione nelle vendite di alcolici in generale, e credo sia dovuto a un maggiore senso di responsabilità e timore. Per adesso questo calo non ha inciso sui guadagni, e penso sia ancora presto per dirlo, dato che il nuovo codice della strada è uscito solo da un mese».
«No, nessun calo»
Ma fra i vari intervistati sorgono opinioni contrastanti: c’è chi conferma le nostre impressioni, dichiarando una forte diminuzione delle vendite di alcolici, e chi, al contrario, nega completamente di aver assistito a un fenomeno del genere. Una di questi è Monica Nicolini, barista della Caffetteria Giusti, che afferma: «Non vedo un calo nelle vendite di alcolici, credo che solo quelli che di solito esagerano a bere abbiano più paura. In definitiva non c'è stato un calo dei guadagni».
C’è anche chi ha spiegato la problematica considerandola da un punto di vista più ampio, come nel caso di Simone dell’Uva d’Oro: «Qualcosa è sicuramente calato a causa del terrorismo psicologico provocato dalle prime notizie di cambiamento, ma in realtà i limiti di tasso alcolemico sono sempre gli stessi».
Cosa cambia
Se da una parte i limiti rimangono invariati, infatti, le nuove norme del codice della strada emanato il 14 dicembre 2024 prevedono un serio inasprimento delle sanzioni pecuniarie e detentive per la guida in stato di ebbrezza alcolica: ad esempio, se il tasso alcolemico è compreso tra 0,5 e 0,8 g/l, la multa massima può ammontare a 2.170 euro, con sospensione della patente da 3 a 6 mesi; per un tasso tra 0,8 e 1,5 g/l o che supera 1,5 g/l, si applicano sia una sanzione detentiva che pecuniaria, e la sospensione della patente varia, nel primo caso, da 6 mesi a un anno, mentre nel secondo può raggiungere un periodo variabile da 1 a 2 anni.
«Serve una soluzione»
La categoria di locali che hanno più risentito delle nuove norme sono i ristoranti, come testimonia Assunta Ianiciello, madre del titolare dell’Osteria Rossi, in piazza Roma: «Da subito si è sentita una diminuzione delle vendite di alcolici quasi del 30 per cento in meno». Insomma, la situazione sembra diffusa alla maggior parte dei locali del centro, anche se quasi tutti gli intervistati condividono la fiducia nel fatto che, passato il primo spauracchio, molte persone torneranno alle vecchie abitudini. Questo dato è confermato anche da Daniele Cavazza, direttore di Confesercenti Modena, che in un recente rapporto al riguardo registra un calo fra il 10 e il 20% delle vendite di bevande alcoliche nei bar e ristoranti di Modena e provincia in seguito all’entrata in vigore del nuovo codice della strada. «Probabilmente è solo iniziale suggestione» aggiunge Cavazza, ma, come sottolinea il rapporto Confesercenti, «è necessario trovare una soluzione per chi desidera bere in modo responsabile, senza dover poi incorrere nelle sanzioni previste». Per questo Confesercenti consiglia ai suoi associati di organizzare un servizio navetta per il centro o mettere a disposizione etilometri nei locali.
*studenti del liceo Muratori-San Carlo, classe 5C