I modenesi alzano la voce: «Vogliamo sentirci al sicuro»
Cresce la preoccupazione su violenza e criminalità
MODENA. «La Modena di un tempo non esiste più». Questa affermazione, pronunciata da un cittadino del centro storico, riflette una sensazione che molti abitanti della città stanno vivendo negli ultimi tempi. La sicurezza, infatti, è diventata un tema di primaria importanza, soprattutto a seguito di alcuni eventi che hanno scosso la tranquillità cittadina. Il fenomeno della piccola criminalità ha cominciato ad emergere in modo più evidente, facendo crescere una generale preoccupazione tra i modenesi per la propria sicurezza mentre circolano per le strade.
Modena e la sicurezza
La domanda che molti si pongono è: «Modena è davvero diventata insicura?». Da un lato, ci sono ancora quelli che amano passeggiare nel centro storico, attratti dalla bellezza della città e dalla sua vita vivace, ma dall’altro, cresce una sensazione di vulnerabilità, soprattutto nelle ore serali. Le persone, infatti, cominciano a percepire un diverso tipo di pericolo quando il sole tramonta. Eleonora Toni afferma che «Soprattutto fuori dal centro nelle ore serali si aggrava la situazione». Maureen, frequentatrice del centro, racconta: «Soprattutto di sera e da sola, percepisco un maggiore senso di pericolo rispetto al giorno». Questo sentimento, purtroppo, non è isolato. Diverse persone, in particolare donne e anziani, hanno espresso simili preoccupazioni, descrivendo un senso di inadeguatezza e insicurezza nel girare da soli durante le ore serali. Maureen aggiunge però una nota positiva, affermando: «Fortunatamente non ho mai avuto bisogno della polizia, ma penso sia un sistema efficiente». Questa dichiarazione è un segno che, sebbene la percezione di pericolo sia crescente, la cittadinanza riconosce l’efficienza e la presenza delle forze dell’ordine nel rispondere alle emergenze. Un altro fattore che alimenta il senso di insicurezza riguarda le origini sociali della criminalità giovanile.
Giulia, una ragazza di Modena, collega l'aumento della delinquenza giovanile a una «scarsa educazione impartita dalle famiglie», ma anche all'influenza della cultura popolare, in particolare della musica, che può glorificare uno stile di vita “da strada”. «La delinquenza dei giovani è un problema serio – afferma – Non è più sicuro nemmeno passeggiare nei viali della città, anche nel pieno pomeriggio». La sua osservazione mette in luce un fenomeno che non riguarda solo le ore notturne, ma che si sta manifestando anche durante il giorno, spingendo molti residenti a cambiare le proprie abitudini quotidiane per evitare situazioni rischiose. Questa percezione di insicurezza, che colpisce principalmente le aree centrali della città, non ha età né genere. Persone di tutte le fasce d'età hanno segnalato un aumento della criminalità, in particolare nelle zone frequentate dai giovani. Sebbene i furti e le rapine siano gli episodi più discussi, c'è un problema più ampio legato al sentirsi vulnerabili in alcuni quartieri.
Luoghi pericolosi del centro
Luca Borghi, un giovane cittadino afferma che «ci sono zone che ormai sono diventate pericolose come ad esempio il parco Novi Sad, la stazione delle corriere e molte zone del centro storico» probabilmente tutto ciò potrebbe essere determinato dalla scarsa illuminazione urbana, soprattutto le zone meno trafficate, come le vie laterali del centro storico, punti particolarmente vulnerabili dove i reati possono facilmente proliferare. Questa carenza di illuminazione aumenta notevolmente il rischio di atti criminali e contribuisce alla crescente paura tra i cittadini, che si sentono più esposti e impotenti di fronte alla possibilità di essere vittime di reati. Tuttavia, non tutti percepiscono Modena come una città insicura. Alessandro, un altro residente, sembra avere una visione diversa della situazione. Per lui, la città è «relativamente sicura, la preoccupazione diffusa è esagerata». Secondo Alessandro, la maggior parte dei modenesi non ha realmente subito conseguenze dirette dalla criminalità, e l'inquietudine generale sarebbe più una percezione che una realtà tangibile: «Le zone poco raccomandabili non le frequento». La sua opinione fa riflettere su come la sicurezza venga vissuta in modo diverso da persona a persona. Alcuni potrebbero essere stati più esposti a episodi di criminalità, mentre altri, pur vivendo nella stessa città, non hanno mai avuto problemi. In conclusione, Modena si trova ad affrontare una percezione contrastante riguardo alla sicurezza. Sebbene ci siano chiari segnali di una crescente insicurezza, con il fenomeno della criminalità giovanile e l’aumento delle zone più a rischio, la realtà non è necessariamente così allarmante per tutti. La città sta vivendo una fase di transizione, in cui il miglioramento delle forze dell’ordine e le tecnologie di sorveglianza potrebbero portare a un nuovo equilibrio. Tuttavia la sfida resta quella di garantire una sicurezza che non sia solo percepita, ma effettiva.
*studenti del liceo Muratori San Carlo, classe 5D