Jacopo Massari: «Io, giramondo della pallavolo, cerco di aiutare i giovani»
Lo schiacciatore è tornato al Modena Volley dopo otto anni
MODENA. Dopo otto anni Jacopo Massari veste di nuovo i colori di Modena Volley. Dopo aver giocato in giro per l'Europa è tornato nella culla della pallavolo.
Da bambino ha cambiato più volte sport (ha praticato atletica, calcio e salto in alto) per poi decidere di iniziare a giocare a pallavolo. «Con mia mamma andavo a prendere mia sorella ad allenamento, è stata proprio lei a trasmettermi la passione per la pallavolo e io ho iniziato sicuramente perché mi piaceva come sport ma anche molto per emulare mia sorella maggiore. Nessuno dei due ha mai invidiato l’altro anzi ci siamo sempre sostenuti a vicenda in modo smisurato», spiega Massari.
Atleta giramondo
Lo schiacciatore del Modena Volley in Italia ha giocato a Parma (sua città natale), Piacenza, Città di Castello e ovviamente Modena. Ha trascorso delle stagioni sportive anche all’estero dove ha giocato a Parigi, in Turchia, in Bulgaria e a Dubai l’ultima stagione. «Cambiare diverse squadre e compagni è stato tosto ma affrontabile. Quando giochi da tempo in una squadra insieme alle stesse persone ti trovi in un punto che io chiamo punto zero poiché conosci già la maggior parte dei giocatori e dello staff. Invece in una squadra nuova sei ansioso e allo stesso tempo entusiasta, bisognerà sapersi mettere in gioco e avere pazienza con i nuovi compagni per riuscire a fare incastrare tutto. A volte capita che ci si trovi male in campo e bene fuori, altre volte succede il contrario. Per riuscire a giocare un buon campionato serve che le due cose coincidano. All’estero riuscire a fare in tal modo è più complesso siccome giochi con dei compagni di altre culture», spiega Massari.
Tornato alla “base”
Massari è di nuovo a Modena dove trascorrerà uno o più degli ultimi anni della sua carriera. Modena Volley, allenata dal tecnico Alberto Giuliani, va in cerca di un posto in zona playoff. «Il percorso di quest’anno è tosto, ci sono stati tanti alti e bassi, in un ambiente come Modena non è facile essere ottavi in classifica siccome i tifosi sono abituati da sempre a risultati migliori. Detto questo non è ancora finita manca ancora l’ultima parte di stagione dove bisogna stringere i denti. Io cerco di sentire il meno possibile la pressione allontanandomi dai social. Il Palapanini è decisamente un bell’ambiente che ti può portare l'entusiasmo alle stelle ma alle volte può schiacciarti. Quando ero stato a Modena nel 2016 sentivo molto più la pressione rispetto a quest’anno e questo è dovuto sicuramente alla maggiore esperienza che ho acquisito in questi ultimi otto anni».
«Carriera agli sgoccioli»
Spiega Massari riguardo alla posizione in campionato e al rapporto con i tifosi. «Nella pallavolo più passa il tempo più è importante la preparazione fisica ed è fondamentale che questa ci sia perché altrimenti ne risentono le partite. Senza preparazione fisica è anche più facile infortunarsi. Nel corso del tempo ho imparato cosa è meglio per me, cerco di alternare allenamento e riposo per essere sempre al meglio. Vorrei anche parlare dell’importanza di investire del tempo nella salute mentale e self confidence, sia in campo che in spogliatoio», spiega Massari. Oggi Jacopo ha trentasette anni e si trova ad affrontare le ultime stagioni della sua carriera. Ha giocato per molti anni nei quali ha dovuto affrontare infortuni, ha scoperto una nuova passione che è quella dello yoga e inoltre è cresciuto molto sia come giocatore sia come persona. «Sono consapevole di essere agli sgoccioli della mia carriera ma la vivo bene, non ho rimpianti, credo di avere fatto tutto il possibile adesso cerco di godermi gli ultimi anni in modo tranquillo. Negli ultimi anni cerco di essere un punto di riferimento, ascolto le opinioni e le domande dei giovani nei quali rivedo il me degli anni a Piacenza. Quando ero giovane ero come loro, l’ultimo arrivato. Non è facile dire a un giovane che io alla sua età facevo una certa cosa siccome le generazioni cambiano e spesso ciò non risulta automatico quindi bisogna pazientare», conclude con queste parole il giocatore di Modena Volley.
*studente del liceo Muratori-San Carlo, classe 5D