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Scuola 2030

Parla l’ingegnere Fiorini, figura di spicco nel campo del nucleare: «Vi spiego i vantaggi di questa energia»

di Federico Formentini e Cristian Ursu*

	L'ingegnere Gian Luigi Fiorini con il premio al Corni
L'ingegnere Gian Luigi Fiorini con il premio al Corni

L’esperto è un ex studente dell’istituto Corni di Modena e ha ricevuto un riconoscimento alla ventesima edizione della “premiazione Corni”

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MODENA. L’ingegnere Gian Luigi Fiorini, figura di spicco nel campo dell’energia nucleare, è stato invitato come ospite d’onore alla ventesima edizione della premiazione Corni.

Durante l’evento, è stato premiato come ex studente del nostro istituto per i suoi straordinari meriti nel settore dell’energia nucleare, un indirizzo che aveva frequentato al Corni durante gli studi superiori e che oggi non è più attivo.

Il dibattito

Fiorini ha dedicato tutta la sua carriera a questo ambito, diventando un punto di riferimento per l'innovazione e lo sviluppo sostenibile ed oggi è consulente strategico per la sicurezza degli impianti nucleari e opera principalmente all’estero.

Nel corso della premiazione, l'ingegnere ha avuto modo di confrontarsi non solo con i suoi ex compagni di scuola e altri premiati delle edizioni precedenti, ma anche con alcune classi attualmente frequentanti il Corni.

Questo scambio intergenerazionale è stata la perfetta occasione per condividere riflessioni sulla rapida evoluzione dell'energia nucleare e sulla sua centralità nel futuro energetico del pianeta.

Fiorini ha illustrato i progressi tecnologici legati ai reattori nucleari di quarta generazione, soffermandosi in particolare sulle caratteristiche di efficienza, sostenibilità e sicurezza.

«Pochissima materia, un enorme vantaggio»

Ha spiegato come «questi reattori siano in grado di utilizzare il combustibile in modo estremamente efficiente, generando più energia rispetto a quella impiegata. Inoltre, ha sottolineato che la quantità di energia prodotta da questi reattori è di gran lunga superiore rispetto a quella ottenibile da fonti rinnovabili come il fotovoltaico e l’eolico».

«Con pochissima materia prima -ha dichiarato Fiorini- saremmo in grado di produrre energia equivalente a quella che si otterrebbe bruciando milioni di tonnellate di petrolio. Questo rappresenta un vantaggio enorme, sia in termini economici che ambientali».

Un altro tema centrale del suo intervento è stato quello della fusione nucleare, considerata da Fiorini un tassello fondamentale per l’energia del futuro. Ha descritto questa tecnologia come una soluzione pulita e sicura, capace di generare energia senza emissioni di anidride carbonica e con una produzione minima di rifiuti radioattivi.

Pur riconoscendo la complessità tecnologica di questa sfida, ha aggiunto: «La fusione nucleare è una prospettiva che si concretizzerà tra alcune decine di anni, ma è un’idea destinata a risolvere molti dei problemi energetici che affrontiamo oggi».

«Non bisogna avere paura del nucleare»

Fiorini ha anche affrontato il tema delle bufale che circolano attorno all'energia nucleare, invitando il pubblico a riflettere in modo critico. «Non bisogna avere paura del nucleare, ma piuttosto adottare criteri chiari per valutare se una tecnologia è sicura o meno. Il rischio esiste in ogni ambito della vita, persino nel semplice gesto di uscire di casa al mattino. Dobbiamo evitare di farci condizionare dai falsi miti che spesso si diffondono sul web».

Un argomento spesso dibattuto, e che Fiorini ha voluto chiarire, è quello della gestione dei rifiuti radioattivi. L’ingegnere ha spiegato come questi siano conservati in condizioni di massima sicurezza, a centinaia di metri sotto terra, e ha invitato il pubblico a relativizzare la questione.

«Se confrontiamo la quantità di rifiuti radioattivi prodotti durante l’intero ciclo di vita di una centrale nucleare con i rifiuti domestici e professionali che ognuno di noi genera in una vita, ci accorgiamo che si tratta di quantità davvero esigue. Dobbiamo imparare a guardare questi temi con equilibrio e senza pregiudizi».

Con il suo intervento, l’ingegnere Gian Luigi Fiorini ha saputo trasmettere non solo conoscenze tecniche, ma anche un messaggio di speranza e fiducia nel progresso scientifico.

Il suo discorso ha senza alcun dubbio stimolato l’interesse della maggior parte dei presenti, ispirando sia i giovani studenti che gli altri partecipanti a considerare l’energia nucleare come una risorsa indispensabile per costruire un futuro più sostenibile, spingendo tutti a fare una riflessione sull’argomento in un periodo storico, come quello attuale, di grande dibattito sul tema.  

*studenti dell’istituto Corni, indirizzo Elettronica, classe 5A