Pierini dalla Spagna alla Serie A: «Cristiano Ronaldo e Ozil i miei idoli»
Gli studenti del Sigonio intervistano l’attaccante del neopromosso Sassuolo
«Nella vita calcistica mi è capitato di avere allenatori che non credevano in me, ora sento di essere nel posto giusto».
Ci accoglie così all’interno del Mapei Footbal Centre Nicholas Pierini, attaccante del Sassuolo neopromosso in Serie A autore di una stagione molto positiva in cui ha accumulato ben 10 reti in 29 presenze in campionato, per il Sassuolo.
Un’intervista esclusiva, che ci porta dentro la mente di un calciatore che vuole lasciare il segno nella squadra neroverde. La sua ricetta per il successo? «Passione, amore e voglia di fare. Se hai un obiettivo chiaro ci vuole sacrificio e tanta continuità».
Pierini, come è arrivato al Sassuolo?
«Ho iniziato a giocare a calcio quando ero piccolo, ho mosso i primi passi in Spagna, dove vivevo con la mia famiglia. Poi, tornato in Italia, ho continuato a coltivare questa passione con impegno e dedizione. Sono arrivato al Sassuolo e ho fatto tutta la trafila nella Primavera, poi, a causa di alcuni infortuni, ho dovuto scendere in Serie B, e successivamente in Serie C. È stato un periodo complicato, ma non ho mai smesso di crederci. Con fatica e lavoro, sono riuscito a risalire, tornando prima in B e poi di nuovo al Sassuolo, dove ora voglio dimostrare tutto il mio valore».
Dal punto di vista mentale come ha affrontato il passaggio da Seria A, Serie B, serie C, per poi tornare in alto?
«Nella vita e nello sport ci vogliono passione, amore e voglia di fare. Nella vita calcistica mi è capitato di avere allenatori che non credevano in me. Ma se hai un obiettivo chiaro ci vuole sacrificio, tanta continuità e molto lavoro. Dopo di che, si inizieranno a vedere i risultati».
Vorrebbe continuare la sua carriera al Sassuolo?
«Per quanto riguarda il Sassuolo, ho ancora 2 anni di contratto».
Qual è stato il miglior momento della sua carriera?
«Nella mia carriera ho avuto alti e bassi, tanti momenti difficili ma anche momenti di gioia. Questo momento con il Sassuolo è uno dei migliori momenti della mia carriera. Ma penso che la promozione con il Venezia sia un altro momento fondamentale ed emotivo che ho vissuto durante la mia carriera».
L’alimentazione e l’aspetto mentale influiscono sul campo?
«Per arrivare ad una buona prestazione calcistica, non conta solo le abilità tecniche innate. Il 70 per cento di ciò che conta è la parte mentale, il saper collaborare in squadra e saper cogliere i consigli del mister. Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel calcio, seguire una dieta ci porta le giuste energie per affrontare le sfide».
Qual è il suo idolo calcistico?
«Da piccolo, come tutti i ragazzini, ammiravo Cristiano Ronaldo, adesso, mi ispiro molto a Mesut Ozil».
Si è rivelato un calciatore determinato e con lo sguardo verso il futuro. Il suo percorso è la dimostrazione che con impegno e forza di volontà, si possono affrontare le sfide più complicate di un percorso.
A cura della classe 4I del liceo Sigonio
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