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Modena Fumetto schiude le porte: «Il nostro è un mondo stupendo»

di Luca Consolini, Francesco Amati, Leonardo Panzani e Diego Teglio*
Modena Fumetto schiude le porte: «Il nostro è un mondo stupendo»

Nicola Negri ha aperto più di trent’anni fa in viale Monte Kosica

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MODENA. Siete curiosi di scoprire un mondo pieno di colori, storie incredibili e personaggi indimenticabili? Noi lo eravamo, e così siamo andati a fare una chiacchierata con Nicola Negri, il super-esperto e titolare dell’attività “Modena Fumetto” sita in viale Monte Kosica, a Modena. Nel suo negozio, che è un vero tesoro per gli appassionati, ci ha raccontato un sacco di cose interessanti sulla storia dei fumetti e dei manga, su cosa va più di moda adesso e ci ha dato un sacco di dritte per iniziare a leggere queste fantastiche avventure disegnate. Preparatevi a entrare in un universo che sta spopolando in tutto il mondo.

Quando è nata la sua fumetteria e come mai ha deciso di aprirla?

«È nata nel 1992, quindi più di 30 anni fa. L’apertura è stata un po’ casuale, una di quelle cose che capitano. L’ho fondata io».

Cosa vende di più?

«Vendiamo soprattutto fumetti, sia americani che giapponesi (manga). Si dice “core business” la principale attività di un’impresa… conoscevate questa espressione?».

Quali sono le ultime novità?

«I manga giapponesi vanno fortissimo! Anche i fumetti americani si vendono bene, ma i manga sono la vera tendenza del momento».

Qual è il fumetto più costoso che avete in negozio?

«Abbiamo delle serie complete di fumetti che costano tra i 300 e i 500 euro».

Avete mai passato dei periodi di crisi?

«Nel nostro lavoro ci sono sempre alti e bassi, però non siamo mai arrivati a pensare di dover chiudere: i manga ad esempio si vendono sempre bene».

Come vi comportate con chi vuole comprare un fumetto ma non se ne intende?

«Cerchiamo di capire cosa gli piace, se preferisce i manga o i fumetti americani, e poi gli consigliamo qualcosa di adatto in base alle disponibilità».

Avete clienti affezionati?

«Sì certo, perché nell'arco di 30 anni abbiamo, come si dice, fidelizzato con molti clienti. Tornano perché siamo simpatici e si trovano bene con noi».

Mai avuto dei clienti strani?

«A volte ci fanno domande strane, tipo se vendiamo giochi che non esistono o se abbiamo tessere telefoniche. Oppure arrivano appassionati di manga vestiti in modo buffo».

Oggi si parla molto di fumetti manhwa, ma qual è la differenza tra manga e manhwa, e qual è il manhwa più popolare al momento?

«I manga sono i fumetti che vengono dal Giappone, mentre i manhua sono i fumetti coreani. Al momento i manga sono molto più famosi e venduti. Per quanto riguarda i manhua, quello che va per la maggiore adesso è “Solo Leveling”».

Quando è nato il fumetto?

«Il fumetto è nato in America, all'inizio erano delle strisce pubblicate sui giornali alla fine del XIX secolo e all'inizio del XX secolo. Erano spesso umoristiche e venivano inserite all'interno dei quotidiani, raccontando piccole storie divertenti».

Che tipi di fumetti esistono?

«Ci sono i fumetti americani, i comics, i fumetti italiani come Tex o Lupo Alberto e i fumetti franco-belgi, con uno stile di disegno particolare».

Come gestisce l'inventario e le novità in arrivo?

Abbiamo dei computer per registrare tutto, e poi abbiamo diviso il negozio in zone: fumetti, giochi di carte, giochi da tavolo e action figures: ogni prodotto ha la sua collocazione».

Qual è il fumetto più raro che avete mai avuto?

«Il numero 1 di Dylan Dog».

Quanti manga e quanti fumetti occidentali vendete?

«Vendiamo circa il 70% di manga e il 30% di fumetti occidentali».

*studenti della scuola media Cavour, classe 2A