Gazzetta di Modena

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Scuola 2030

Panini svela il nuovo museo delle Maserati

di Alessandro Bertolini, Alessia Nappa, Sara Montorsi e Andrea Sancassani*

	Le Maserati della Collezione Umberto Panini
Le Maserati della Collezione Umberto Panini

La collezione di Umberto Panini si sposta dall’azienda agricola Hombre di strada Corletto in un nuovo spazio espositivo in via dell’aeroporto a Marzaglia: inaugurazione il 7 giugno, tra le auto esposte anche la mitica ElDorado

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MODENA. Il nome Panini è molto conosciuto nel mondo per le sue collezioni di figurine, ma mai lo si accosta a quello dei motori. Infatti, non tutti sanno che, prima Umberto Panini e ora i suoi figli, sono proprietari di una delle collezioni private di automobili più complete al mondo. La collezione è oggi in fase di sostanziali cambiamenti. Sabato 7 giugno verrà aperto un nuovo museo con sede in via dell’Aeroporto a Marzaglia, dove saranno esposte tutte le Maserati che compongono la collezione attuale.

Macchine e figurine

Ma facciamo qualche passo indietro. Corre l’anno 1990 e ad Umberto Panini, appassionato di meccanica e motori, si presenta un'occasione straordinaria: la Maserati, appena acquistata dalla Fiat, deve chiudere il proprio museo e decidere di mettere all’asta le diciannove vetture che ne facevano parte, con la clausola che si sarebbero dovute acquistare in blocco unico e, soprattutto, che non sarebbero dovute uscire dai confini dell’Italia. Panini, dato che ha le carte in regola per salvare questo patrimonio storico modenese, fa partire la contrattazione, che si conclude nel ‘96 con l’acquisto del blocco di automobili storiche firmate Maserati. Le quattordici autovetture del Tridente vengono di conseguenza collocate in un capannone all’interno dell’azienda agricola di famiglia “Hombre” di strada Corletto, dove è rimasta fino ad ora, arricchendosi nel corso degli anni di altre vetture, moto, motorini, biciclette, ma anche di soli telai, motori e pezzi meccanici…

«Mio padre era un collezionista»

«Umberto, mio padre, era un collezionista di mezzi meccanici. Avrebbe voluto anche un aereo», racconta Marco Panini, uno dei suoi figli. Nel 2020 l’azienda agricola viene venduta e diventa necessario trovare una nuova sede capace di valorizzare al meglio la collezione di auto e motoveicoli e di accogliere i visitatori poiché possano rimanerne soddisfatti. Il trasloco della mostra purtroppo rende necessaria una selezione dei veicoli collocati all’interno del capannone originario. Il nuovo progetto infatti parla molto chiaro, come ci spiega Matteo Panini, altro figlio di Umberto: «Il nuovo museo andrà a colmare il vuoto nella Motor Valley legato al mondo Maserati, di conseguenza l’intenzione è di aprire un’esposizione completamente dedicata al marchio. Il nome che abbiamo scelto? Continuerà a chiamarsi “Collezione Umberto Panini”. Tutto ciò che ne faceva parte, ma che non apparteneva al Tridente non ci seguirà e quindi sarà oppure è già stato venduto».

Il progetto del museo

Il nuovo museo comprenderà quindi anche le quattordici auto che coprono una grande fetta della storia delle automobili del marchio emiliano, che ha più di 110 anni di storie e successi nel mondo automobilistico. «Nella collezione ci saranno esemplari molto antichi come la 6CM del ‘36 fino ad arrivare alle più moderne, come la Alfieri, prototipo presentato nel 2014, ma mai messo in produzione, e la nuova Supercar MC20». Tra questi capolavori ingegneristici, però ce n’è una che più delle altre ha da raccontare ed è la Tipo 420/M/58 conosciuta da tutti gli appassionati col nome di “ElDorado”. «La ElDorado portò nel mondo delle corse una delle novità più importanti e ancora in uso al giorno d’oggi, ovvero il concetto di sponsorizzazione. Siamo nel 1957 e la Maserati, pur di vincere il campionato di Formula 1, finisce per trovarsi in difficoltà economiche e si deve ritirare dal mondo delle corse. Qualora qualcuno avesse voluto correre con una Maserati, avrebbe potuto chiedere all'azienda di costruirgliela sotto pagamento. Nel 1958, l’ingegnere milanese Zanetti, proprietario della fabbrica di gelati Eldorado, volle partecipare a una gara chiamata “Trofeo dei Due Mondi” a Monza, dove gareggiavano anche gli americani. L’obiettivo della competizione era celebrare il legame tra l’America e il gelato. Per l'occasione, commissionò alla Maserati una macchina tutta bianca con le scritte e i loghi della sua azienda: questa nuova vettura divenne così la prima ad essere sponsorizzata interamente da un’azienda esterna al mondo dell’automobile, prendendone addirittura il nome “Eldorado”, la marca del gelato», conclude Matteo Panini nel suo racconto.

Dalle parole, si passerà ora ai fatti. E non resta quindi che attendere l’inaugurazione di questa nuova perla che arricchirà ulteriormente la “nostra” Motor Valley dando il giusto spazio a un altro grande marchio che contraddistingue Modena e il mondo automobilistico.

*studenti del liceo Corni, classe 3C