Giochi Senza Barriere in Appennino: «Così la montagna è per tutti»
La presidente Agnese Sala descrive l’iniziativa nata nell’agosto di due anni fa
PALAGANO. “La montagna per tutti, davvero!”, è il nome del progetto con cui l’ODV Giochi Senza Barriere abbatte gli ostacoli architettonici. Agnese Sala, presidente di Giochi Senza Barriere, ci racconta di come anche in una realtà così piccola si possano fare grandi cose.
Le origini del progetto
L'iniziativa nasce nell’agosto del 2023, quando viene organizzata una raccolta fondi con l’obiettivo di acquistare una pedana sollevatrice per disabili per il pulmino comunale. Grazie al grande riscontro ottenuto, fondano l’associazione e da questo momento in avanti propongono attività e progetti inclusivi. Ne sono un esempio i centri estivi che, grazie all’intervento dell’associazione, garantiscono una copertura totale dell’orario e continuità educativa anche per i bambini che necessitano della figura dell’educatore.
Uno degli obiettivi a loro più cari è quello di rendere inclusivo il territorio della montagna visto che i paesaggi dove viviamo sono unici nel loro genere e sarebbe un peccato che fossero preclusi ad alcuni. L’episodio che ha ispirato uno dei soci fondatori vede come protagonista una ragazza disabile che, non potendo proseguire un percorso naturalistico, si siede in fondo ad un campo osservando il paesaggio. “Dove passa una mucca passa una joelettes”. Frase emblematica usata da Agnese Sala per far comprendere l’obiettivo che “La montagna per tutti, davvero!” vuole lasciare.
«La libera scelta è importante»
«In un mese e mezzo abbiamo raccolto 18.600 euro grazie ai quali abbiamo comprato tre joelettes che sono una sorta di e-bike che permettono anche a chi ne è impossibilitato di svolgere escursioni in montagna. Inoltre vi sono oltre 40 volontari che aiutano nella guida e nel trasporto». Questa è una testimonianza della grande partecipazione e dell’impegno dei cittadini. «Per noi è importante la libera scelta, infatti è l’individuo a scegliere dove, come e quando organizzare un’escursione».
La fortuna di vivere in un comune molto piccolo dove tutti si conoscono rende molto forte la comunità che partecipa attivamente, ma non solo, visto che l’aiuto arriva sia dal paese che da fuori. “Alle Piane di Mocogno è stato organizzato il 27 aprile un evento, al quale hanno partecipato anche persone provenienti da Venezia o Cesena, che con i loro Siberian Husky hanno svolto l’attività di Pet Therapy”. Una delle collaborazioni più significative è quella con la cooperativa di Milano Eloiseloro. Insieme al loro aiuto e a quello della preside dell’Istituto Comprensivo di Lama Mocogno è stato possibile organizzare uno spettacolo teatrale volto all’inclusione.
I giovani sul palco
«Vedere i bambini sul palco che hanno lavorato così tanto e hanno imparato sia la recitazione che la danza sia la lingua dei segni e la padronanza con cui la utilizzavano, è stato bellissimo». Seppur sottovalutata, la musica riveste un ruolo fondamentale nella vita di tutti i giorni. “La musica è un grande strumento per promuovere l’inclusione e aiutare le persone a superare le loro difficoltà”. Così Agnese Sala spiega l’unione tra l’arte e gli obiettivi di Giochi Senza Barriere.
Aggiungendo poi: «La danza in particolare si adatta molto bene alle caratteristiche di tutti perché chiunque può danzare a modo suo»; e ciò è stato pienamente applicato durante le manifestazioni organizzate dall’associazione. Giochi Senza Barriere guarda sempre al futuro attraverso la realizzazione di nuovi progetti, come l’osteopatia pediatrica. «È una pratica - spiega - che permette di portare la propria persona al meglio delle sue possibilità». Altro progetto molto interessante, che prenderà vita a partire dal 7-8 giugno, è quello del supporto psicologico alle famiglie che hanno componenti con difficoltà di diverso tipo. «L’obiettivo è migliorare la comunicazione nelle famiglie e portare benefici a tutti», concludono.
*studentesse del liceo Biagi di Palagano, sede distaccata del Formiggini, classe 4PES