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Unimore, Medicina a libero accesso: «Il primo semestre sarà solo online»

di Ginevramaria Bianchi
Unimore, Medicina a libero accesso: «Il primo semestre sarà solo online»

Le prime materie saranno fisica, chimica e biologia. Poi le graduatorie nazionali

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MODENA. Cambiano le regole, cambia l’accesso, cambia la didattica. Ci siamo: a partire dall’anno accademico 2025/26 l’Università di Modena e Reggio Emilia introdurrà il nuovo semestre filtro per accedere ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia e in Odontoiatria e Protesi Dentaria, come previsto dalle recenti disposizioni ministeriali. Si tratta di una riforma che ridefinisce in profondità le modalità di ingresso ai corsi di area medica e che, per Unimore, si concretizzerà in un percorso interamente online, della durata di due mesi, da seguire obbligatoriamente tra settembre e novembre 2025.

Ecco come fare

«Le novità prevedono che l’iscrizione sia libera. Tutti gli studenti hanno possibilità di iscriversi fino al 25 luglio», spiega Paolo Ventura, presidente del corso di laurea in Medicina e Chirurgia a Modena. Ma la libertà iniziale si accompagna a due passaggi obbligatori: la prima fase, attiva dal 23 giugno, richiede la registrazione su Universitaly, indicando eventualmente Unimore come sede preferita per il semestre e per la prosecuzione nel secondo semestre; la seconda fase, invece, parte dal 2 luglio e richiede l’iscrizione sul portale Esse3 di Ateneo, con scadenza alle 15 del 31 luglio, accompagnata dal pagamento di un contributo agevolato di 250 euro tramite PagoPA. Solo chi completa entrambe le procedure nei tempi previsti sarà effettivamente iscritto.

«Se manca uno dei due passaggi, non è possibile accedere. Bisogna seguire scrupolosamente tutte le indicazioni, comprese le uniformità dei dati anagrafici tra le due piattaforme», precisa Ventura.

Si parte da tre materie

Le lezioni, che si terranno in italiano, saranno erogate esclusivamente a distanza in modalità sincrona, con obbligo di frequenza. Le materie di studio saranno tre: fisica, chimica e biologia.

«Abbiamo pensato che fosse più equo per tutti – chiarisce Ventura – non ci sono gli spazi per accogliere così tanti studenti in presenza, e soprattutto sarebbe stato iniquo costringere i fuori sede a trovare un alloggio per un solo mese. Abbiamo optato per una didattica omogenea e accessibile».

Tra esami e graduatoria nazionale

E poi? Il calendario prevede le lezioni dal 1° settembre al 31 ottobre, con eventuali sessioni riassuntive nelle settimane successive. Gli esami, composti da quesiti predisposti dal Ministero uguali per tutti, si terranno in due date: 20 novembre e 10 dicembre. Gli studenti potranno partecipare a entrambe le sessioni e scegliere il voto migliore.

«Un ragazzo che si iscrive per i sei mesi a Modena farà l’esame a Modena; l’esame è previsto per tutti gli studenti iscritti a livello nazionale in contemporanea nello stesso giorno e riguarderà le materie oggetto delle lezioni», precisa il presidente del corso.

Superati gli esami, si entra in una graduatoria nazionale costruita in base ai voti ricevuti nelle tre materie: solo chi viene promosso può essere collocato utilmente in graduatoria.

«Si entra in una graduatoria nazionale – spiega –. Bisogna essere promossi in tutte e tre le materie. In base alla graduatoria verrà fatta la selezione, e il numero finale degli studenti che proseguono rimane comunque quello programmato da ogni Ateneo», sottolinea Ventura.

I “piani B”

Nonostante la riforma, infatti, a Modena i posti disponibili restano al momento 216, anche se «si prevedono tra i 1000 e i 1200 iscritti al semestre filtro». Chi non risulta assegnato alla sede indicata come prima scelta potrà concorrere per una delle altre sedi indicate in fase d’iscrizione (almeno dieci per Medicina) oppure può accedere a un Corso di Laurea Affine.

«Gli studenti che non entrano a Modena al momento della iscrizione devono indicare altre sedi desiderate come possibili iscrizioni a Medicina, dieci, che verranno scorse via via in base al punteggio riportato – afferma Ventura –, nel caso uno studente non riesca a entrare a Medicina può scegliere un “corso affine” (pure da indicare al momento della iscrizione). Tra i corsi affini figurano Biotecnologie, Scienze Biologiche, Scienze Zootecniche, Farmacia oltre ad alcune Professioni Sanitarie, fra cui Infermieristica. Questo è un modo per non far perdere ai nostri studenti dei mesi, ma anche denaro: l’iscrizione al semestre filtro, infatti, prevede una tassa di 250 euro, che dovrà poi essere integrata con le tasse previste per la successiva immatricolazione, ove raggiunta, nei vari corsi possibili», aggiunge.

Contributi ed esenzioni

Sono previste esenzioni dal contributo d’iscrizione: totale per chi ha un Isee fino a 22.000 euro o disabilità almeno al 66%, parziale (dal 10% all’80%) per chi ha un Isee tra 22.000 e 30.000 euro. In entrambi i casi, la documentazione va caricata sulla piattaforma Er.Go entro il 6 novembre. Unimore ha inoltre predisposto guide operative per aiutare passo dopo passo gli studenti nel completamento delle procedure, che richiedono Spid (salvo eccezioni) e massima attenzione alla coerenza dei dati tra le piattaforme. La modalità a distanza è stata una scelta precisa e discussa a lungo.

«Siamo soddisfatti delle nostre scelte, visto che ogni ateneo ha ricevuto per legge la piena libertà di optare la modalità con cui svolgere l’attività didattica – dice Ventura –. A Modena l’Ateneo ha scelto la didattica a distanza, perché pensare a una modalità mista sarebbe stato complesso, anche logisticamente. Così è più equo».

Ma, nonostante ciò, resta un punto interrogativo sulla tenuta del sistema: «Se sarà via definitiva? Lo potrò dire solo il prossimo anno. Le dinamiche sono così complesse che chiaramente bisogna vedere come affronteremo il semestre sia a livello locale che nazionale. Mi sembra un sistema equo, sì. Il mio unico timore? Che la modalità attuale possa facilmente creare delle discrepanze nella didattica tra le varie strutture o situazioni tali da favorire possibili ricorsi da parte degli studenti. Naturalmente – conclude il presidente di corso – spero di essere smentito».

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