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Ecco Last Minute Market: «Così recuperiamo pasti e farmaci e diamo nuova vita ai beni»

di Stefania Giannino, Chiara Leonardi, Federico Fiorini, Nicole Valenti, Greta Orlando e Margherita Bonvicini

	Il progetto della lavastoviglioteca mobile nell’Unione Terre di Castelli
Il progetto della lavastoviglioteca mobile nell’Unione Terre di Castelli

L’impresa sociale collabora col Gruppo Hera in diversi progetti, tra cui “CiboAmico”

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MODENA. Last Minute Market è un’impresa sociale nata nel 1998 come spin-off dell’Università di Bologna, fondata da vari soci, tra cui il nostro intervistato Matteo Guidi. L’iniziativa nasce dal settore agricolo, fortemente soggetto a sprechi alimentari, e si fonda sull’economia circolare, ovvero un sistema che punta a mantenere il valore dei beni il più a lungo possibile, riducendo sprechi e quindi i rifiuti. Infatti, a livello mondiale, un terzo del cibo prodotto viene sprecato. Tra i progetti della start up, c’è infatti “CiboAmico”, portato avanti grazie alla partnership con il Gruppo Hera, che ha l’obiettivo di recuperare i pasti preparati e non consumati all’interno delle mense aziendali della multiutility e di alcune altre realtà. Dopo qualche anno, Last Minute Market ha esteso la sua attività, sempre al fianco di Hera, anche al settore farmaceutico, grazie al progetto “FarmacoAmico”, finalizzato a raccogliere i medicinali con almeno 6 mesi di validità residua e in confezioni integre, per offrirli ad enti senza scopo di lucro, che li impiegano in progetti di assistenza alle fasce più deboli della comunità.

Successivamente, il raggio di azione si è ampliato ancora con il progetto “Cambia il Finale”, che offre la possibilità di dare nuova vita a beni soprattutto ingombranti che non servono più, donandoli contattando il call center Hera a enti no-profit presenti in tutta l'Emilia-Romagna. Nel suo percorso di sviluppo, durante il quale Last Minute Market ha intrapreso collaborazioni con varie aziende, ha riscontrato alcune problematiche legate al rapporto con gli imprenditori: all’inizio una parte di essi manifestava dubbi all’idea di donare i prodotti in eccesso per timore di subire un danno economico, mentre altri temevano problemi di tipo igienico sanitario, poi superati grazie alle norme vigenti. Viene infatti svolto un importante lavoro al fine di rispettare al meglio le norme igienico-sanitarie. D’altro canto, le aziende possono compensare il guadagno perso con l’immagine positiva ottenuta grazie ai percorsi di economia circolare, che invoglia i consumatori ad acquistare da loro. Per quanto riguarda il progetto “CiboAmico” di Last Minute Market ed Hera, i risultati sono sorprendenti: dal 2009 sono stati recuperati in Emilia Romagna oltre 154.500 pasti. In particolare, nella provincia di Modena, dove l’iniziativa è partita nel 2023, grazie a “CiboAmico”, è stato possibile recuperare in soli 2 anni quasi 8 mila pasti, per un valore complessivo che supera i 32 mila euro. Oltre alla mensa di Hera, a Modena fanno parte del circuito virtuoso di “Cibo Amico” anche il mercato Albinelli e l’azienda Agricola Prima Natura. Anche pochi pasti al giorno diventano una risorsa preziosa per piccole comunità, come case famiglia o comunità d’alloggio. Grazie all’iniziativa “FarmacoAmico”, che coinvolge circa 230 farmacie in regione, sono state recuperate da quando è partito il progetto (2017) nel Modenese più di 78 mila confezioni di farmaci ancora perfettamente utilizzabili, per un valore economico di quasi 950 mila euro. Anche il programma “Cambia il finale”, dedicato al recupero di oggetti usati, ha riportato degli esiti significativi; coinvolge circa 100 comuni (circa il 30% della regione) e 16 enti no-profit sparsi in tutta l’Emilia Romagna. Nel 2023 sono stati raccolti in regione oltre 485 mila oggetti, per circa 1.070 tonnellate, di cui quasi 775 tonnellate (il 73%) avviate al riuso. Sono stati inoltre effettuati quasi 6.300 ritiri a domicilio mentre sono stati oltre 5.200 i conferimenti da parte dei cittadini nelle sedi degli enti. L’impatto ambientale di un prodotto riutilizzabile è nettamente inferiore rispetto a quello di uno “monouso”. Per questo motivo, la direzione di last Minute Market è quella di incentivare il riuso dei beni il più possibile, evitando ulteriori sprechi.

*studenti del liceo Formiggini di Sassuolo, classe 4AES (anno scolastico 2024-25)