Ci sarebbe la premeditazione nellagguato delluomo che non accettava la fine della relazione, lei aveva lasciato la loro casa
Giá denunciato per stalking, l'ha uccisa
◗
Sokol Pirra: ha ucciso la ex e poi tentato il suicidio Ancora grave l'elettricista che ha abbracciato un traliccio dopo l'omicidio
3 MINUTI DI LETTURA
CESENATICO. Voleva uccidere, la premeditazione c'era tutta, Sokol Pirra, l'elettricista albanese di 39 anni residente a Cesena che martedì sera, poco prima delle 19, ha assassinato con una decina di colpi di coltello la sua ex convivente Eleonora Liberatore, 37 anni, di origini forlivesi (lascia un figlio di 16 anni) in un bar a Villalta di Cesenatico, il Madame Cafe. L'uomo, descritto come un grande lavoratore, era partito infatti da casa con un coltello da cucina. Lo teneva nascosto in uno stivale, un coltello con lama da una dozzina di centimetri. Non accettava l'idea che due mesi fa la donna avesse interrotto la loro relazione, abbandonando la casa nel centro di Cesena dove avevano vissuto insieme. Era giá stato denunciato per stalking pochi mesi fa dalla vittima e contro di lui stato spiccato anche un provvedimento cautelativo che gli impediva di avvicinarsi a lei. Ma l'altra sera è arrivato in taxi davanti al locale, con l'intenzione forse di convincere l'ex compagna a ricucire la relazione. «Devi venire via con me», le avrebbe detto, mentre lei era davanti al bar per fumare una sigaretta con un'amica e un amico. Poi l'ha costretta a rientrare nel bar, l'ha malmenata, ha estratto il coltello e ha infierito su di lei. L'uomo ora è ricoverato nel centro ustioni dell'ospedale Bufalini con prognosi riservata: rischia infatti di perdere un braccio per le gravi ustioni riportate quando, dopo aver tolto la vita alla sua ex, ha tentato il suicidio attaccandosi a un traliccio dell'alta tensione. Ma qui i carabinieri lo hanno bloccato e arrestato. Proprio per le sue condizioni fisiche, Pirra non è ancora stato ascoltato dagli inquirenti (le indagini sono coordinate dal pm Marco Forte): invece in caserma a Cesenatico i carabinieri hanno sentito una decina di testimoni, che hanno riferito la rapiditá dell'aggressione mortale nel bar dove la donna si trovava per bere qualcosa con un paio di colleghi (un uomo e una donna) di lavoro, come faceva spesso. Eleonora Liberatore è stata raggiunta da una decina di colpi al collo e al torace ed è morta sul colpo, dissanguata, nonostante il disperato tentativo di un amico di rianimarla. L'albanese è accusato di omicidio volontario: oggi si dovrebbe svolgere l'autopsia sul corpo della donna e si stabilirá anche con esattezza con quanti colpi sia stata uccisa. La vittima da tre anni lavorava come impiegata amministrativa nell'azienda di forniture alimentari Ricci a Villalta, dove le colleghe la ricordano come una persona generosa e affabile. «Le nostre comunitá non sono abituate a fronteggiare casi come questo, che per fortuna sono estremamente rari nella nostra realtá», hanno commentato con una nota congiunta i sindaci di Cesena e di Cesenatico. «Un caso isolato, ma che ci deve far riflettere sulla crescente vulnerabilitá di molte donne».