Fatevi una foto con Mike
10. MIKE BONGIORNO. La statua che da venerdì sera sorge sull’angolo fra via Escoffier e corso Matteotti, a Sanremo, è già diventata un must. Ieri c’era la fila di persone che si faceva fotografare...
10. MIKE BONGIORNO.
La statua che da venerdì sera sorge sull’angolo fra via Escoffier e corso Matteotti, a Sanremo, è già diventata un must. Ieri c’era la fila di persone che si faceva fotografare sotto il braccio alzato del presentatore o vicino al copione con scritto «Allegria». Grande idea averla realizzata e messa qui, in mezzo al pubblico di Mike.
9. Daniel Harding.
Il giovane direttore d’orchestra, impegnato ieri sera sul palco dell’Ariston a dirigere l’orchestra sinfonica di Sanremo appollaiata in alto per esigenze scenografiche, spiega che «per fortuna il pezzo era solo di tre minuti, sennò mi sarebbe venuto il torcicollo». E ancora, sulla diatriba Wagner-Verdi, i due autori suonati, risponde che è bello «essere tifosi, ma Wagner e Verdi non sono Milan o Inter». Momento di sosta: «Valgono almeno due Manchester City. No, sto scherzando, naturalmente».
9.NICOLA PIOVANI.
Mantiene una calma serafica davanti alle provocazioni di alcuni giornalisti che vogliono a tutti i costi la giuria di qualità sia, nell’ordine, comprata, poco preparata, distratta, suggestionabile. Lui: «Ho imposto una sola regola che non si parlasse per distruggere, ma per convincere, odio questa cosa che quando si dice bene di qualcuno in automatico si debba dire male di un altro. Quindi ai giurati ho chiesto di convincermi delle loro scelte, e in un paio di casi è anche accadu to».
8. PIPPO BAUDO.
Lascia per sempre il colore nero ruggine dei capelli (Santoro prenda esempio) e si tinge il trapianto in bianco. La comparsata sul palcoscenico dell’Ariston sembra un po’ impacciata, ma poi vai a vedere gli ascolti e scopri che è di Pippo il picco di share della serata: 58,29% di pubblico disponibile in quel momento sintonizzato.
7. MARCELLO COLEMAN.
Sostituisce Raiz negli Almamegretta impegnati nella rivisitazione del «Ragazzo della via Gluck», pezzo attualizzato mirabilmente. Fantastica l’ultima frase: «Fate crescere l’erba». Nessuno vedendolo ha pensato a quella dei prati.
5. RonN MOSS.
Ridge, il bello di Beautiful, dopo 35 anni dello stesso personaggio si è messo a fare altro. Cosa? Non se lo ricorda. Si è visto per le strade di Sanremo, nelle feste delle discoteche, ma alla domanda «Che film stai girando ora?», risponde con indicazioni sulla trama («Faccio un basic instinct rovesciato dove interpreto la parte di Sharon Stone»), ma non chiedetegli il titolo: «Non me lo ricordo».
4. CHIARA.
Non ci si può misurare con una canzone simbolo come «Almeno tu nell’universo» senza proporre una chiave diversa da quella di Mia Martini o di Elisa. Il rischio è di non coglierne la bellezza, di toppare.