Gazzetta di Modena

Modena

Alluvione/ Lo sfogo dei residenti di S. Clamente: «Abbiamo perso tutto e avvertiti dopo ore»

Alluvione/ Lo sfogo dei residenti di S. Clamente: «Abbiamo perso tutto e avvertiti dopo ore»

La gente di S. Clemente e via Chiaviche tra rabbia e disperazione al ritorno a casa

2 MINUTI DI LETTURA





BASTIGLIA. Neve, blackout, fango. La zona sud di Bastiglia è libera dall’acqua, ma i disagi per gli abitanti non sono finiti. Nell’oratorio di San Clemente, i militari hanno iniziato lo sgombero; i tecnici Enel si sono messi all’opera nella zona per sostituire i trasformatori “zuppi”. I cittadini di via Chiaviche e via S. Clemente sono entrati di nuovo nelle loro case per pulire e iniziare la conta dei danni. «Ricordo ancora l’alluvione del 1973 - ha detto Claudio Ansaloni - in quel caso l’acqua è stata più lenta e l’informazione più veloce. Domenica ci hanno avvertito alle 14, abbiamo perso un’auto. La mia azienda era stata già danneggiata dal terremoto, per cui abbiamo rialzato il capannone e i danni sono stati minori. Da qui non è passato nessuno. Davano le notizie via internet, ma noi non avevamo la corrente, per cui non potevamo nemmeno ricaricare i cellulari: anche chiamare era un problema». «Siamo stati per giorni senza luce - ha aggiunto Graziella Cocchi - domenica 19 nessuno ci ha detto niente. È uno schifo, il sindaco non è passato, come nessun altro dell’amministrazione. Stiamo buttando via un mare di roba, sono imbufalita». L’alluvione non ha solo creato nuovi danni, ma ha anche acuito problemi già esistenti, come le “cicatrici” lasciate dalle scosse sismiche del maggio 2012. «Quelle crepe non c’erano - ha spiegato Francesco Rausi - già con il terremoto era stata dura, mancava soltanto questo». Anche Francesco, come Graziella, come tanti altri residenti, sta buttando via mobili e materassi, documenti e apparecchiature. Bastiglia sud, come già lo era stato il centro, si sta svuotando d’acqua, ma si sta riempiendo di oggetti da buttare. Gli abitanti non sono soli. Oltre all’aiuto della Protezione Civile, si stanno muovendo pure i volontari. «Si è sparsa la voce - ha concluso Maria Sansevero - e si stanno mettendo a disposizione, casa per casa, dando una mano a persone in difficoltà. Anche da noi sono venuti, dopo un sopralluogo con la Protezione Civile. Non li conoscevamo, ci hanno dato un grande aiuto».

Gabriele Farina