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Settant’anni fa Modena sotto i bombardamenti - FOTO

di Stefano Luppi
Settant’anni fa Modena sotto i bombardamenti - FOTO

Quattro raid aerei sulla città fecero 368 morti e 879 feriti: il viaggio fotografico racconta cosa restò del centro storico dopo gli attacchi tra il 1944 e il 1945

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In una città cupa, vuota e fredda non solo perché era l'alba di un giorno di pieno inverno, la sirena dell'antiaerea ruppe il silenzio alle 4 e 18 minuti del mattino.

Era il 14 febbraio 1944, un tragico lunedì di settanta anni fa, e Modena si preparava a subire il primo dei suoi quattro devastanti bombardamenti. Dopo quella prima “passata”, la più ampia, gli aerei anglo-americani tornarono con le loro bombe il 13 maggio e il 22-23 giugno dello stesso anno, mentre nel 1945 il bombardamento avvenne il 18 aprile, quattro giorni prima della Liberazione di Modena.

Basta vedere le immagini che pubblichiamo, conservate nel fondo Umberto Tonini della biblioteca Poletti, nel fondo Panini di Fondazione Fotografia e all'Archivio storico, per rendersi conto della devastazione che portò.

Distruzione di strade, interi caseggiati, zone industriali, cui si legò a doppio filo il dolore per la perdita di vite umane e per il sangue dei feriti. I numeri delle vittime, pubblicate per la prima volta nel 1982, sono devastanti: 368 morti a Modena e 1016 in Provincia, 879 feriti sotto la Ghirlandina cui fuori città se ne aggiunsero altri 1193.

Vale la pena ricordare quei terribili momenti, perché la memoria va perpetrata e con essa va portata avanti la lotta contro gli eventi bellici a qualsiasi latitudine avvengano. Anche perché, con macabra ironia, spesso i bombardamenti vengono definiti “intelligenti”.

14 FEBBRAIO 1944

Il più devastante bombardamento degli inglesi e americani toccò tutta la parte nord di Modena, l'area nella quale vi erano all'epoca le fabbriche siderurgiche – Fonderie in testa – e naturalmente la stazione ferroviaria. Analizzando la cartina con i luoghi bombardati e partendo dal centro per "uscire" verso nord appunto le bombe caddero sul mercato della frutta, il vecchio stadio Marzari, il liceo Tassoni e le poco lontane fonderie Orsi e oleificio Benassati. Venne colpito anche la villa dell'istituto Corni in largo Aldo Moro, la fabbrica Fiat Grandi Motori in via Emilia Ovest, i poco lontani pasticifio Braglia, il mattatoio e i depositi dell'Agip oltre alla caserma della Cittadella. Sulla Nonantolana subirono le bombe anche la conceria Pellami e il concomitante mercato del sale ma appunto tutto la zona venne colpita, da via Santa Caterina a via Montecuccoli, da via Menotti all'attuale tangenziale Pasternak.

13 MAGGIO 1944

Il bombardamento del 13 maggio fu quello del centro storico, con l'area antica intorno a Duomo e Ghirlandina. Danni ingenti avvennero al portico del Collegio, a Palazzo Ducale- Accademia militare dove la parte sinistra della facciata fu a rischio caduta perché il tetto saltò completamente. Altri luoghi importanti del centro colpiti furono il Venturi (allora scuola tecnica), l'archivio di Stato e la vicina chiesa di San Domenico di cui venne abbattuto la cupola. Dalle parti di corso Canalgrande le bombe caddero sulla chiesa di San Vincenzo, l'ufficio postale e il cinema Centrale. E ancora tutti gli anziani ancora in vita ricordano i terribili bombardamenti alla porta dei Principi della cattedrale in piazza Grande e al vicino Vescovado con abbattimento in via Lanfranco del lapidario del Duomo e della chiesa di San Barnaba. Tutte le strade del centro, e dunque molte case, subirono danni con morti e feriti anche nella parte sud del centro storico. Bombe caddero anche sulle scuole Campori di via Selmi, mentre gli aerei colpirono in maniera più mirata fuori dal centro: a sud della città gli esplosivi caddero sulle officine Julli in San Faustino, alle officine Rizzi e officina del gas a nord di via Fanti. Ancora più a nord saltò, tanto che venne abbattuta nel dopoguerra, la storica villa estense Pentetorri e l'ampia zona dei Mulini Nuovi sopra la tangenziale Pasternak. Gravi anche i danni nei pressi della via Emilia ovest a causa delle bombe sulle note carrozzerie Orlandi. La Gazzetta dell'Emilia (antenata della Gazzetta di Modena, all'epoca fascista), il giorno seguente titolò: “La bestiale incursione di ieri sulla città”.

22 GIUGNO 1944

In questa data i bombardamenti angli americani interessarono la zona compresa tra la Cittadella (attuale piazza Tien an Men) e via Canaletto sud: le bombe distrussero l'officina Corni, lo stabilimento vinicolo Chiarli, la stazione in piazza Dante, tutta via Ganaceto con Palazzo Campori e la vicina Manifattura tabacchi. Saltarono inoltre le tribune del vecchio ippodromo, le vicine scuderie Branchini e il mercato bestiame.

18 APRILE 1945

Per fortuna, se così si può dire, fu un intervento più limitato: “solo” la zona di piazza Sant'Agostino anche se lì gli edifici noti sotto le bombe furono Palazzo Montecuccoli (oggi sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena) e la caserma Ciro Menotti.