L'iniziativa della Gazzetta: i modenesi raccontano la loro storia - INVIATE I VOSTRI RICORDI
La Gazzetta di Modena partecipa alla grande iniziativa di memoria collettiva lanciata dai Musei Civici dal titolo "Vita in piazza Grande" che confluirà in una mostra. Inviate le vostre foto, i video e i vostri racconti per descrivere il vostro rapporto con Piazza Grande a spettacoli.mo@gazzettadimodena.it . Qui sotto a sinista i vostri racconti, a destra le vostre foto e i video
MODENA. È la piazza per antonomasia. quella in cui ogni modenese sarà passato, nella sua vita, centinaia di volte e chissà quante altre ci passerà. A volte solo di passaggio, a volte a passeggio, altre ancora per partecipare a momenti di vita civile, di impegno politico o solamente di svago per seguire un evento, o l’artista del cuore. E ogni volta questo transito difficilmente lascia indifferenti sia i modenesi che i turisti. Tutto questo il Museo Civico si propone di raccontarlo in una mostra che potrebbe diventare un esempio unico di memoria collettiva. Un modo per raccontare i modenesi e la loro storia. Si tratta di «È la mia vita in Piazza Grande» il progetto partecipato ideato dal Museo, sede di coordinamento del Sito Unesco, e sviluppato assieme all'assessorato alla Cultura in collaborazione con l'Istituto Storico, la Curia, Fondazione Fotografia, Istituto Venturi e Arci Modena. I modenesi sono invitati a raccontare con foto, video, immagini il loro rapporto con piazza Grande.
A inizio maggio tutto questo, insieme a una miriade di foto e documentazione letterario e storica raccolta da Cristina Stefani e Stefano Bulgarelli del museo civico, verrà trasformato in due mostre a Palazzo dei Musei e al centro Europa di piazza Grande.
La Gazzetta di Modena si propone di affiancare questa raccolta di foto e racconti mettendo a disposizione questo spazio sul nostro sito internet in cui pubblicare le foto e i relativi racconti che i nostri lettori vorranno inviarci. Per partecipare è molto semplice basta inviare una mail con nome cognome con allegati la vostra foto che documenta il vostro rapporto con piazza grande e un breve racconto, anche solo una frase che spieghi questa foto e il perchè l’avete scelta o quando è stata scattata in quale momento della vostra vita. L’indirizzo è il seguente: spettacoli.mo@gazzettadimodena.it Oggetto: Io ricordo Piazza Grande
Oltre a questo spazio è attivo il sito www.vitainpiazzagrande.it con i primi video e tutti i materiali prodotti. “Chiediamo la partecipazione di tutti - spiega la direttrice dei Musei di Modena Francesca Piccinini - perché vogliamo condensare i valori del sito Unesco. Ricordo che parliamo dei capolavori del romanico e della testimonianza dello sviluppo dei Comuni alla fine del medioevo. Per questo chiediamo la partecipazione di tutti: piazza Grande è spesso al centro di polemiche e non deve divenire un vuoto luogo metafisico ma un luogo denso di significati».
Quindi modenesi avanti: aprite armadi, cercate i vecchi album e raccoglitori di immagini che nascondete in cantine e solai e recuperate fotografie, filmati, testimonianze e documenti di un momento della vostra vita trascorso in piazza Grande. Poi inviateli per condividere, opportunamente commentato, il vostro ricordo: dai momenti in compagnia di amici alla partecipazione a eventi o manifestazioni. Tutti i contributi oltre a raccogliersi daranno vita a incontri, appuntamenti e a mostre che si realizzeranno nella tarda primavera.
Tira le fila l'assessore alla Cultura: «Si tratta di un progetto coraggioso – dice Roberto Alperoli – perché potenzialmente sterminato e rivolto a tutte le categorie di cittadini. Pensiamo solo a cosa era la piazza negli anni '70 o negli anni '80 e cosa è oggi, certo non tutto si deve svolgere in piazza ma molte cose è giusto farle lì. Questa operazione accende la fiducia e serve per la partecipazione e la vicinanza tra le persone: apriremo un discorso a 360 gradi sulla nostra piazza». Maria Pia Cavani in rappresentanza della Curia che è una sorta di“coinquilina della piazza” giustamente ricorda che «È utile parlare, in tempi di piazze virtuali, anche di piazze reali». Un risultato si è già raggiunto: «Tutti gli anziani delle residenze - termina la dirigente Paola del Vecchio - sono stati felici di essere coinvolti”