Gazzetta di Modena

Modena

L’INDAGINE REGI0NALE DI UNIONCAMERE, CONFINDUSTRIA, INTESA SANPAOLO

Dati positivi dall’export, credito ancora in calo a Modena

In Emilia Romagna permane uno stato di difficoltà per le imprese, anche se non mancano segnali positivi, esclusivamente legati al commercio con l’estero. Nel 2013 il PIL si è contratto dell’1,5%,...

2 MINUTI DI LETTURA





In Emilia Romagna permane uno stato di difficoltà per le imprese, anche se non mancano segnali positivi, esclusivamente legati al commercio con l’estero. Nel 2013 il PIL si è contratto dell’1,5%, collegato alla flessione della domanda interna determinata dal calo dei consumi. E’ questo il quadro che emerge dall’indagine congiunturale che riguarda la chiusura dell’anno 2013 e le previsioni per il 2014 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo. Il fronte caldo è quello del lavoro. In un anno, gli occupati sono diminuiti di 31.227 unità, di cui circa 13mila nel solo manifatturiero. Il tasso di disoccupazione è passato dal 7,1% del 2012 all’8,5% del 2013 e sarebbe salito di più senza l’ampio ricorso agli ammortizzatori sociali. Con riferimento alla sola industria manifatturiera nel 2013, le imprese attive sono diminuite di 1.166 unità, una flessione pari al -2,6%. Complessivamente, l’anno si è chiuso con un calo della produzione e del fatturato del 2,8%. Migliore la tenuta per le industrie alimentari (-0,6 per cento), mentre negli altri settori i cali sono apparsi pari o superiori al 2%. Le esportazioni sono aumentate nell’anno dell’1,8% in accelerazione nell’ultimo trimestre (aumento tendenziale del 3,9%). Purtroppo le imprese che esportano sono poche. I numeri dicono 22mila esportatrici, ma di queste solo novemila lo fanno in maniera continuativa, per le altre si tratta di un’attività occasionale.

Anche il credito bancario in Emilia-Romagna, secondo l’analisi del servizio studi di Intesa Sanpaolo, è rimasto in calo a fine 2013 (nel complesso i prestiti a famiglie e imprese della Regione hanno segnato una riduzione del 3,5%). Solo Modena registra un -4,2%, a dicembre 2013, dei prestiti a famiglie e imprese in tutta la provincia. Per i prestiti alle imprese tutte le province hanno chiuso il 2013 chiaramente in negativo, con Modena che registra un -5,4%. Agli estremi, Parma, che ha registrato la flessione più forte (-8,2%), e Ravenna con la contrazione più contenuta (-0,5%). Anche per i prestiti alle famiglie tutte le province sono risultate in calo, Modena compresa che registra un -1,3%. Molto limitato il calo nel caso di Parma e Forlì-Cesena (-0,4%), più evidente per Ferrara, Reggio Emilia e Piacenza che hanno riportato una contrazione di oltre -2%.