Blitz al Tube, circolo chiuso
Lavoratori in nero e trasformazione del circolo in locale pubblico: polizia, vigili e direzione del Lavoro mettono i sigilli all’attività di via del Lancillotto
A seguito di una verifica congiunta effettuata da questura, polizia municipale e Direzione Provinciale del Lavoro è stato sottoposto a controllo amministrativo il circolo privato “Tube” di Modena, in via del Lancillotto.
«Nel corso delle verifiche - spiega la polizia - sono state contestate tre violazioni inerenti l'impiego arbitrario di lavoratori non assunti regolarmente. E', pertanto, scattato un provvedimento di sospensione dell'attività imprenditoriale a carico del circolo con decorrenza 31 marzo . Il provvedimento cesserà laddove verrà regolarizzata la posizione dei lavoratori in questione e verrà pagata una sanzione aggiuntiva pari a 1.950 euro. Nei prossimi giorni verrà redatto un altro specifico verbale amministrativo legato ad ogni singolo lavoratore non in regola per un totale pari a circa 10mila euro.
Nel corso delle verifiche, poi, sono state contestate altre cinque violazioni riguardanti l'arbitraria trasformazione del circolo privato in locale pubblico (5mila euro), la mancanza della certificazione di impatto acustico (516 euro), l'accesso al locale consentito anche ai non soci (1032 euro), la violazione del regolamento di Polizia Urbana in merito al fatto che la musica emessa era udibile in pubblica via oltre la mezzanotte (50 euro) e lo svolgimento di un intrattenimento danzante nonostante la sospensione della relativa licenza (sanzione da determinare da parte dell'Autorità competente).
Giova, infine, sottolineare che il presidente del suddetto circolo privato, P.A., nato a Zurigo nel 1975, è stato denunciato in stato di libertà per aver consentito l'accesso di 760 persone all'interno del locale, vista la mancanza dei requisiti di sicurezza ai sensi degli artt. 80 del TULPS e 681 del codice penale.
La verifica è stata effettuata la notte del 30 marzo scorso ed hanno partecipato 15 operatori coordinati dal dirigente la Divisione di Polizia Amministrativa e Sociale della Questura».