Cerimonia commemorativa dove fu recluso Primo Levi
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Nella lunga giornata di visita ai campi c’è spazio anche per un piccolo momento di commemorazione. Alcuni partecipanti al viaggio si ritrovano intorno alle 17, in un quartiere di Monovitz. In una zona, cioè, non riconosciuta come area museale. Solo una croce e una stele commemorativa, apportata dagli abitanti del luogo, indicano che in quel luogo, 70 anni fa, aveva sede Auschwitz III, il campo di lavoro. Eppure, spiega lo storico Carlo Saletti, “per noi italiani questo posto è estremamente importante perché qui è stato detenuto anche Primo Levi, per alcune settimane recluso anche a Fossoli”. Da qui, anche a causa di avverse condizioni tecniche che impedivano una più ampia partecipazione, la scelta di far partecipare all’iniziativa solo 3 dei 13 pullman, ovvero quelli “popolati” dagli studenti carpigiani. I ragazzi hanno improvvisato una piccola cerimonia, depositando una corona di alloro sul piccolo memoriale e leggendo alcuni passaggi tratti dai libri dello stesso Levi.