Dichiarato il fallimento della Firem
L’azienda nell’estate scorsa aveva delocalizzato la produzione in Polonia senza preavviso. Perduti i 40 posti di lavoro
Il Tribunale di Modena, giudice delegato Alessandra Mirabelli e curatore Anselmo Sovieni, ha dichiarato ieri il fallimento dell’azienda metalmeccanica Firem di Formigine.
Se le speranze dei 40 lavoratori dell’azienda formiginese per un ritorno all’attività erano flebili, ora diventano di fatto nulle. La Firem (Fabbrica Italiana Resistenze Elettriche Modena) era salita alla ribalta delle cronache nell’estate scorsa, quando la famiglia Pedroni (Tiziano, Fabrizio e Simona), con tutti i lavoratori in ferie, aveva improvvisamente deciso di delocalizzare la produzione in Polonia, presso la Helkra di Olawa, senza alcun preavviso e facendo partire i camion verso l’Est europeo carichi di macchinari.
Per i 40 lavoratori il beffardo invito, se mai qualcuno fosse stato interessato, a trasferirsi in Polonia per proseguire l’attività e non perdere il lavoro.
Ne è seguita una inevitabile vertenza che ha vissuto varie fasi ma, considerato il pronunciamento di ieri del tribunale, non ha portato benefici ai lavoratori. Anche gli interventi a livello istituzionale che si sono susseguiti nei mesi successivi non sono stati sufficienti a salvare i posti di lavoro a Formigine. «Qui in Italia, se non sei la Ferrari - aveva dichiarato Fabrizio Pedroni - non si può più lavorare, per questo abbiamo deciso di portare tutto in Polonia». Lo stesso Fabrizio Pedroni e la sorella Simona hanno poi ripetutamente disertato incontri, convocazioni e richieste da parte di sindacati e istituzioni. La Procura di Modena aveva anche aperto un fascicolo sulla vicenda per verificare se fossero state commesse violazioni di legge. Non sono mancati anche interventi da parte di associazioni di imprenditori e di singoli industriali del settore che hanno definito quella della famiglia Pedroni «una scelta di sopravvivenza».
Nel mese di settembre in Regione a Bologna fu raggiunto un accordo per la prosecuzione dell’attività a Formigine e per il ricorso alla cassa integrazione ma poi l’azienda non ha pagato gli stipendi arretrati e in dicembre si è arrivati alla richiesta di concordato preventivo e di cessazione definitiva dell’attività. In tempi successivi si è appreso di nuovi assetti proprietari per la Firem: le quote societarie della parte polacca dell'azienda, la Helkra, sono state cedute a una società polacca, proprio mentre si attendeva la risposta da parte del Tribunale di Modena riguardo l'ammissibilità o meno del concordato preventivo.
La richiesta di concordato è stata poi respinta e ieri è arrivata la dichiarazione di fallimento da parte del tribunale.