È il giorno della Venere Apre la mostra-evento
Savignano. Stamattina il taglio del nastro, poi convegno con esperti e studiosi La statua, risalente al paleolitico, resterà per un mese esposta al museo
SAVIGNANO. Si annuncia una giornata molto speciale quella di domani per Savignano e gli appassionati di archeologia. Sarà infatti inaugurata la mostra che, presso il museo della Venere di Savignano (attiguo al teatro comunale), esporrà per un mese intero la Venere di Savignano, quella originale, normalmente custodita al Museo Pigorini di Roma. Il taglio del nastro è previsto per domani alle 9,30 alla presenza tra gli altri del sindaco Germano Caroli, che in prima persona si è impegnato per portare l’opera a Savignano, e del soprintendente del Museo Pigorini, Francesco Di Gennaro. Seguirà alle 10,30 in teatro un laboratorio sulla Venere da parte dei ragazzi delle scuole e alle 11,45 una visita guidata per ragazzi. Il pomeriggio sarà dedicato agli interventi di studiosi ed esperti. Si inizierà alle 15, sempre al teatro comunale, e si proseguirà fino alle 18. A susseguirsi nel pomeriggio saranno gli interventi di Germano Caroli, Luigi Malnati (responsabile della direzione generale per le antichità del Ministero dei Beni Artistici e Culturali), Marco Edoardo Minoja (soprintendente per i beni archeologici dell’Emilia Romagna), Francesco Di Gennaro, Alessandra Serges (referente della sezione preistoria del museo Pigorini), Cristiana Zanasi (referente del Museo Civico Archeologico di Modena) e Margherita Mussi (docente di scienze archeologiche all’Università La Sapienza di Roma). Moderatore del convegno sarà Giorgio Pancaldi del circolo culturale Ponte Alto - Giuseppe Graziosi. «La Venere è arrivata ieri verso le 13 - ha detto il sindaco Germano Caroli - abbiamo allestito tutti i vari pannelli di supporto alla mostra. Abbiamo inoltre adottato le migliori tecnologie per una sorveglianza 24 ore su 24. Tra l’altro, in occasione di questa mostra, il Museo Pigorini ha effettuato proprio uno studio di approfondimento sulla Venere di Savignano, che sarà illustrato nei vari pannelli della mostra. Mi auguro che questa collaborazione prosegua nel tempo, visto l’ottimo rapporto che abbiamo instaurato con questo museo». L’esposizione della Venere di Savignano originale nella sua Savignano resterà aperta fino al 5 maggio. I visitatori potranno così ammirare, gratuitamente, quella statuetta di 22 centimetri scolpita oltre 30.000 anni fa, in epoca paleolitica, e ritrovata casualmente solo nel 1925 a Mulino di Savignano, in località Pra Martin. L’artista Giuseppe Graziosi, una volta venutone in possesso, ne riconobbe l’importanza e la donò al museo Pigorini di Roma.
Marco Pederzoli