Gazzetta di Modena

Modena

Inceneritore e salute, in corso nuovo studio

di Marco Amendola
Inceneritore e salute, in corso nuovo studio

Sarà concluso entro la fine dell’anno. La ricerca dell’Ausl coinvolge un migliaio di modenesi

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Arriverà a conclusione entro il 2014 il nuovo studio sugli effetti dell’inceneritore sulla salute, sviluppato dal servizio di Epidemiologia dell’Ausl. Sviluppata su un campione di mille persone, l’indagine mira ad acquisire anche fattori di rischio individuali non analizzati dallo studio Moniter e ha l’obiettivo di valutare mortalità e incidenza tumorale, ma anche per altre patologie e, per quanto possibile, la relativa incidenza.

Lo ha annunciato l’assessore Francesca Maletti rispondendo in consiglio comunale all’interrogazione di Federico Ricci di Sel sugli effetti della termovalorizzazione dei rifiuti sulla salute umana. Il consigliere ha chiesto, in particolare, quali sono le evidenze attuali per la salute umana in merito all’impianto di Hera in via Cavazza e “cosa emerge dalle meta-analisi pubblicate su riviste ad alto impact factor”.

L’assessore Maletti ha citato i tre studi già pubblicati: quello del professor Massimo Federico sull’incidenza tumorale fra il 1991 e il 2005, quello del dottor Vinceti sugli effetti avversi alla gravidanza (“che è tuttora in corso, ma nei primi nove anni non ha evidenziato alcun eccesso di rischio”) e l’indagine Moniter effettuata sull’intero territorio regionale.

Sul nuovo studio, inoltre, l’assessore ha precisato che «l’Ausl esprime cautela rispetto all’analisi della mortalità per altre patologie perché, mentre per i tumori esiste un apposito registro che da 25 anni rileva ogni nuovo caso, per valutare la frequenza di altre patologie ci si deve affidare alle banche dati aziendali, che nascono per fini amministrativi e possono non avere la stessa precisione di un registro». Lo studio proverà comunque a valutare l’incidenza anche delle malattie cardiovascolari, mentre «per il diabete di tipo 1, patologie tiroidee in genere e malattie autoimmuni, secondo l’Ausl, non potranno essere fatte che analisi esplorative utilizzabili solo a scopo di metodo epidemiologico e non di valutazione dell’incidenza».

Maletti ha poi precisato che «la meta-analisi è una tecnica di analisi combinata di informazioni» e, riprendendo le parole dell’Ausl, ha evidenziato che «l’attuale incertezza scientifica non ci permette di escludere a priori la possibilità di effetti negativi per la salute, come neanche di confermarli. La cosa che possiamo fare, quindi – ha aggiunto – è continuare a tenere monitorato l’effetto dell’inceneritore, a fare studi e ascoltare la comunità modenese che chiede maggior coinvolgimento e una trasparenza totale, a favorire l’accesso alle informazioni anche attraverso la programmazione strutturale di incontri tematici convocati con regolarità. In questa direzione credo che anche l’attività dell’Osservatorio ambientale debba essere posta al centro, data la sua importanza nell’esame dei dati di monitoraggio non solo ambientali ma anche sanitari».