Gazzetta di Modena

Modena

L’incidente nel Veronese in autostrada contro un tir

L’incidente nel Veronese in autostrada contro un tir

Gli è stato fatale. Secondo la polizia stradale l’uomo non andava a velocità folle Era sconvolto e sotto choc, non si esclude nemmeno l’ipotesi del gesto volontario

2 MINUTI DI LETTURA





FINALE. Astrit Qejvani è morto mercoledì sull’A4 a Soave nel Veronese, dopo essersi schiantato con l’auto contro il rimorchio di un tir che fermo con le quattro frecce accese in una piazzola di sosta. Praticamente la vettura sulla quale viaggiava il 48enne albanese ha tamponato il rimorchio a velocità sostenuta (ma pare non oltre i limiti, probabilmente ai 120 chilometri orari) e lo schianto gli è stato fatale. Astrit aveva appena ucciso la compagna a Massa, nell’abitazione nella quale risiedevano insieme. L’allarme è scattato mercoledì sera, verso le 20.30, sulla autostrada A4 in prossimità dell’uscita di Soave, direzione Venezia.

La Volkswagen Polo condotta da Qejvani è andata a schiantarsi contro il rimorchio di un Tir targato Slovenia. L’impatto è stato violentissimo e il 48enne è morto sul colpo.

Per questo, nonostante la tempestiva chiamata al 118 del camionista, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso sulla strada. A seguito dello scontro la vettura si è letteralmente accartocciata sul cofano e l’uomo è rimasto incastrato nell’abitacolo.

Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco che hanno cercato di fare il tutto per tutto ma purtroppo invano.

Dopo l’allarme è giunta anche la pattuglia della polizia stradale di Verona Sud che ha compiuto i rilievi e diretto il traffico.

E la notizia del tragico incidente è emersa proprio quando i carabinieri, una volta appurata la morte della compagna Valentina Paiuc, hanno cercato nei database informazioni su Qejvani. È stato in quel frangente che hanno scoperto che risultava essere rimasto ucciso nel tragico schianto di mercoledì. Il 48enne albanese era in Italia dal gennaio 1997. Prima di lavorare per la cooperativa sociale del Modenese, aveva lavorato anche per una ditta di Brescia.

Le cause esatte dello schianto sono ancora al vaglio della polizia stradale ma naturalmente non si può escludere che l’uomo fosse sconvolto e sotto choc per quanto era appena accaduto. Che si sia poi andato a schiantarsi volontariamente contro il rimorchio del camion è una teoria tutta da confermare: certo è che non è rimasto nessuno che possa raccontare nulla.

©RIPRODUZIONE RISERVATA