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Modena, partorisce nel parcheggio dell’osteria Ponte Guerro - FOTO

di Davide Berti
Modena, partorisce nel parcheggio dell’osteria Ponte Guerro - FOTO

Una coppia cinese ieri all’alba ha chiesto aiuto ai gestori del bar-trattoria La titolare ha aiutato la madre seguendo al telefono le istruzioni del 118

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Una mattinata qualunque, fatta di cappuccini, sorrisi e colazioni, si è trasformata in un giorno da ricordare che, dopo minuti interminabili di tensione, è stato il regalo più bello per i 50 anni di attività che tra qualche mese festeggerà l’antica trattoria Ponte Guerro, alle porte della città, tra Modena e Spilamberto.

È lì, nel parcheggio lungo via Vignolese, che poco prima dell’alba si è fermata un’auto con a bordo una coppia di giovani sposi. Erano da poco passate le 6 quando, trafelato, il marito è entrato nel bar cercando di farsi capire come meglio poteva: «Bimbo, macchina, aiuto». Di fronte a lui quello che sarebbe diventato il suo, il loro angelo custode: Claudia Ricchi, titolare del locale insieme alla mamma Vittorina e al fratello Eli.

Claudia, capito subito l’allarme, si è precipitata nel parcheggio per capire cosa stava succedendo e appena arrivata alla macchina ha visto che si trattava di un’emergenza: sul sedile del passeggero era sdraiata Liu Shuang Fei, 26enne di origine cinese che stava per dare alla luce il suo secondogenito.

«Sono arrivata in macchina piuttosto agitata - spiega Claudia Ricchi - e ho visto questa ragazza che piangeva mentre stava dando alla luce il suo piccolo. La testa era già fuori, stava nascendo davanti ai miei occhi».

Si emoziona ancora a raccontarlo: «Mi tremano le gambe adesso, non so nemmeno come ho fatto a rimanere calma e fredda e a parlare con loro quelle poche parole di inglese che conosco. Per prima cosa ho chiamato il 118, mi hanno chiesto se il bimbo piangeva, gli ho detto di no, mi hanno spiegato come stimolarlo. Dalla mia chiamata all’arrivo dell’ambulanza sono passati pochissimi minuti, sono stati veloci e formidabili, ma per me sono stati eterni».

Claudia è rimasta in contatto con i medici, guidata telefonicamente: «Mi hanno detto di prendere delle garze, di isolare il cordone ombelicale: mi sono buttata e ho fatto tutto senza pensarci». Claudia, una vita passata in cucina di uno dei più apprezzati locali del territorio per i cibi di casa nostra, è tornata indietro di 34 anni, quando diede alla luce Tamara: «Spero solo che stiano bene». Benissimo. Lo dicono loro, lo dice Liu Shuang Fei, che in italiano significa “volare via insieme”. Lei stava cercando di volare al Policlinico in auto col marito, ma non ha fatto in tempo e il bimbo è venuto alla luce nel parcheggio: «Ieri sera - racconta la donna dal letto numero 12 del Policlinico dove accudisce il suo bambino - ho cominciato ad avere qualche dolore ma ero in anticipo di due settimane. Così non mi sono preoccupata troppo. Stamattina mi sono alzata, volevo fare colazione poi ho capito che non c’era più tempo, siamo saliti in macchina ed è successo tutto. Non sapevamo che fare, eravamo emozionatissimi e impauriti, poi abbiamo trovato aiuto e per fortuna è andato tutto bene». Al Policlinico Liu è arrivata in ambulanza ed è stata subito accudita. E gli occhi di tutti, ieri, erano per il piccolo Zhang Wen Bo, che in italiano significa “ricco di cultura”. Era lui il protagonista di giornata e la nuova gioia di questa giovane coppia, in Italia da quattro anni, arrivata dalla provincia di Zhejaiang, precisamente Qingtian, dove ad attenderli ci sono le loro famiglie e il loro primo figlio. Intanto si fa festa nel bar che gestiscono da 6 mesi a Magazzino di Savignano.

@dvdberti

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