Un monologo racconta le levatrici
Ad interpretarlo Giuliana Musso, autrice con Massimo Somaglino
FINALE. Giuliana Musso, alle 21 di stasera al Teatro Tenda presenta “Nati in casa”, scritto con Massimo Somaglino, un monologo sull’“epopea delle levatrici”: prime donne a conquistarsi professionalità e autonomia, ostetriche ma anche puericultrici, un po’ assistenti sociali, un po’ psicologhe. Ma “Nati in casa” non si ferma laggiù dove le ostetriche pedalavano nella notte e le famiglie erano piene di bambini: ha incontrato anche le ostetriche di oggi, quelle che fanno i turni nelle grande aziende ospedaliere e che conoscono i paradossi di un’assistenza al parto sempre più medicalizzata. In “Nati in casa” il fil rouge di un parto spontaneo ci riconsegna la naturalità e il mistero di ogni nascita, prova a restituire dignità e valore alla donna che partorisce e a chi l’assiste. Straordinaria e comune come la nascita di ciascuno di noi. Il testo di “Nati in casa” è stato commissionato dalla pro-loco di S. Leonardo Valcellina, un piccolo paese del pordenonese, intenzionata a celebrare la figura di Maria, che fu ostetrica nel loro paese.