Classi allagate al liceo Sigonio
Scuola senza pace: disagi durante il ricevimento. Gli studenti: nuova protesta
«Noi pretendiamo una scuola sicura». Riesplode la protesta degli studenti del liceo Sigonio. Dopo la pioggia di ieri, i ragazzi hanno denunciato nuovi disagi e infiltrazioni: «Durante i ricevimenti classi allagate, pannelli del soffitto nuovo fradici, pronti a marcire». Quattro giorni fa alcuni studenti avevano chiuso con nastro e catene l’ingresso principale dell’edificio. Un’azione dimostrativa, visto che le altre entrate erano regolarmente aperte, per protestare contro la “doccia” a cui è stata costretta una studentessa durante una lezione per un’apertura improvvisa del soffitto.
Fino a ieri l’episodio, avvenuto sabato scorso, era stato l’ultimo. «È normale che piova dentro una scuola? - hanno domandato i ragazzi del Collettivo interno Sigonio - È normale che le istituzioni responsabili di questo scempio continuino a fregarsene delle reali esigenze di studenti e genitori?». I ragazzi avevano organizzato diverse manifestazioni, anche sotto il Comune, dopo il crollo di parte dell’intonaco su un banco, sempre durante una lezione. Le istituzioni si erano mosse, promettendo lavori da compiere entro gennaio. Una volta completato l’intervento, sembrava una nuova scuola, con tetti rifatti e bagni sistemati. L’emergenza sembrava passata, poi il fatto di sabato scorso e infine l’ultimo episodio, con le infiltrazioni durante la pioggia battente di ieri. Il Comune, ieri sera, ha affermato che sono programmati già lavori di impermeabilizzazione dei soffitti. Gli studenti hanno ricevuto messaggi di solidarietà da altri rappresentanti delle scuole Fermi e Venturi, con lo slogan «basta false promesse vogliamo risposte concrete». Dopo i cartelloni di protesta («sempre rimossi») e l’hashtag #laclassenonèacqua, forma di protesta virale, le manifestazioni nell’istituto di via Nonantolana potrebbero non essere concluse. (g.f.)