Pd, grandi manovre tra falde e liste
Si cerca l’intesa di coalizione e intanto imperversano gli schieramenti
La commissione Seta che si è tenuta ieri pomeriggio in Comune a Modena ha formalizzato la bocciatura della giunta sulla delibera di iniziativa popolare che chiede lo stop al cemento sulle falde. Ora si tratterà per la maggioranza di preparare un ordine del giorno da presentare in consiglio lunedì prossimo, sostitutivo della delibera che chiede lo stop alla costruzione sull'area di falda, almeno nelle linee guida, e dunque accettabile per tutto il centrosinistra, pena l'ennesima spaccatura nel Pd e con gli alleati. E sul tema interviene il primo firmatario della delibera Paolo Silingardi, leader di Modena Attiva il movimento ambientalista interno al Pd: «Sulla questione falde pongo con chiarezza due paletti che mi aspetto vengano rispettati: il primo è che il consiglio voti un ordine del giorno chiaro e inequivocabile che rimarchi la scelta di non edificare nell'area di falda», spiega Silingardi «la seconda che lo stesso si faccia negli incontri dei prossimi giorni con il candidato a sindaco Gian Carlo Muzzarelli per la stesura del programma elettorale del Pd che tutti dobbiamo sostenere».
Di questi problemi si è parlato anche ieri sera in una riunione e si continuerà a parlare anche oggi, a margine degli incontri per decidere i candidati da mettere in lista. Sarà, per il Pd, una giornata piuttosto movimentata, con summit che toccheranno le diverse anime del Pd, dallo stesso Silingardi alla Maletti, per definire quella che sarà la squadra per le prossime elezioni. I tempi, infatti, stringono, e per presentare la lista servono diverse centinaia di firme che sono da raccogliere a lista completata, con già i 32 nomi scritti nero su bianco. Per questo il pd proverà ad accelerare nel week end per arrivare a lunedì con un quadro completo almeno per un buon 80 per cento.