Gazzetta di Modena

Modena

Parliamoci - Il segno e lo sgorbio

di Enrico Grazioli

La grancassa decisionista del governo Renzi esulta da un paio di giorni sventolando la bugia dell’abolizione delle Province. Non è vero e anche se fosse vero ....

2 MINUTI DI LETTURA





 

La grancassa decisionista del governo Renzi esulta da un paio di giorni sventolando la bugia dell’abolizione delle Province. Non è vero (e anche se fosse vero ci sarebbe poco di cui vantarsi). È vero solo che non voteremo più per eleggere i consiglieri provinciali né il presidente, che sarà scelto dai sindaci e dai consiglieri comunali. Pane per la pancia di chi ha in odio la Casta, tranne vederla poi all’opera scannandosi per nominare qualcuno che, a gratis per carità (rimborsi spese immaginiamo esclusi), si siederà su una poltrona che comunque rimane. Totale risparmio previsto: 32 milioni su 12 miliardi di euro l’anno che lo Stato versa alle Province... Capperi. Sulle competenze e sul loro accavallamento con quelle di altri organi di governo e amministrazione pubblica nulla di nuovo: tutto rimandato a ulteriori decreti governativi o decisioni delle Regioni. Compreso tutto ciò che riguarda l’obbligo dei Comuni di procedere verso forme di accorpamento, l’unica parte davvero innovativa e probabilmente utile a ridurre doppioni e sprechi marciando verso la razionalizzazione dell’uso delle risorse, dell’impiego del personale, dei servizi offerti al territorio, pianificazione condivisa compresa. Nulla di chiaro anche sulla sorte di società partecipate, agenzie ed enti strumentali dove spesso si annidano l’inefficienza e lo sperpero. In vista, c’è solo una babele delle funzioni. In cui l’elefantiasi improduttiva delle Regioni è destinata a gonfiarsi ancora, quando invece semplificazione e snellimento avrebbero dato ai cittadini la sensazione di andare finalmente verso un paese un po’ più civile: dove ad esempio per ottenere un ok, un via libera, un’autorizzazione non si deve bussare a cinque uffici diversi ma ne basta uno, secondo un percorso burocratico trasparente e tracciabile, in cui le responsabilità sono identificabili e il potere di interdizione o di raccomandazione da parte della cattiva politica si riduce. L’importante, dicono, era dare un segno. Che ci può stare. Ma uno sgorbio è uno sgorbio, anche se tracciato su una slide, che emozione, da una piacente giovane ministra. E uno sgorbio rimane.

@engraz

©RIPRODUZIONE RISERVATA