La criminalità fa affari sul web
Inchiesta di Simonetta: «Non rubano solo soldi, ma anche l’identità»
È stato il Movimento 5 stelle di Sassuolo a portare in città lo scrittore e giornalista del Sole 24 ore, Biagio Simonetta, che in sala Biasin ha presentato il suo romanzo-inchiesta “Enne”, incentrato sui temi della criminalità organizzata “2.0”. L’incontro, che voleva sensibilizzare sulla presenza delle mafie anche nella criminalità on line e fornire ai cittadini alcuni consigli su come difendersi, arriva solo pochi giorni dopo la denuncia del vicesindaco di Sassuolo sull’infiltrazione camorrista e ’ndranghetista nel settore dei trasporti, in un distretto, dunque, sempre più assediato.
«La criminalità è come l’ azoto - ha spiegato Simonetta, intervistato da Silvano Rutigliano, coordinatore locale del M5S - c’è nella aria ma non ce ne accorgiamo». In “Enne” si parla di crimini informatici dove l’hacker, “un tempo inteso come figura buona e quasi mitologica - continua Simonetta - che operava per colpire i forti e aiutare i deboli cercando di sovvertire il sistema, ha lasciato il posto al “cr-hacker”, ovvero al criminale informatico, che non attacca il sistema ma commette crimini che danneggiano le persone comuni, cercando di fare business sporco on line, per esempio attraverso il furto di identità. Più volte prima di scrivere il romanzo mi sono chiesto cosa di tanto prezioso ti possano rubare. Non si tratta solo dei 100 euro dal conto, perché queste organizzazioni rubano te stesso. Il furto di identità è un metodo mafioso, che lascia gravi segni psicologici sulle vittime. Le mafie non si sono lasciate sfuggire questo business, molto meno rischioso delle rapine,che si esterna anche nei comuni annunci on-line o nelle proposte commerciali fasulle».
Andrea Gilioli