Gazzetta di Modena

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La rivoluzione di Pistoni: «Si cambia in 180 giorni»

di Andrea Gilioli
La rivoluzione di Pistoni: «Si cambia in 180 giorni»

Il candidato del Pd inaugura la nuova sede elettorale con l’onorevole Richetti «Mobilità sostenibile, lavoro ed Expo 2015 sono progetti da sviluppare in fretta»

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«Non basta dire di amare Sassuolo, bisogna dimostrarlo», così Claudio Pistoni ha concluso il discorso di inaugurazione, in piazza Garibaldi, della sede del suo comitato elettorale. All’evento era presente anche il deputato Pd Matteo Richetti. «Sarà per noi una sfida durissima - ha spiegato l’onorevole - e perciò serve l’aiuto e l’impegno di tutti. Non dobbiamo parlare di riprenderci Sassuolo, ma di restituire Sassuolo ai sassolesi. Dobbiamo ricostruire quel tessuto che si è spezzato in questi anni. Il sindaco uscente Caselli ha un slogan azzeccato (“Andiamo avanti”), ma manca il punto interrogativo. Vogliamo davvero andare avanti con una città sempre più sfarinata, povera e sola, che ha smesso di tenersi per mano?».

Claudio Pistoni nel suo intervento, preceduto da quello di Giulia Pigoni, responsabile del comitato elettorale, ha posto l’accento sui progetti, frutto di una nuova idea per la città e perfezionati negli incontri con i cittadini. Punto di partenza il tema della “città-distretto”, vale a dire della condivisone dei progetti e delle decisioni con i Comuni dell’area al fine di poter effettuare programmazioni insieme e più efficienti, in ambito urbanistico ed economico.

«Non vogliamo parlare di programma, ma di progetto, perché quello che abbiamo realizzato è un progetto di rilancio per Sassuolo e il distretto, tenendo conto dettagliatamente della grave situazione in cui versa la città e il Comune. Nei primi 180 giorni di governo vogliamo avviare progetti per l’inserimento lavorativo dei giovani, elaborare un piano di distretto per la mobilità, passare ad un ottica attiva nei servizi sociali, rivedere l’offerta culturale, ridando vita al palazzo ducale, anche in vista del Expo di Milano, che potrebbe portare in città, con una programmazione di distretto, fino a 100mila persone. Infine, ma non per ordine di importanza, vogliamo instaurare una nuova metodologia di relazione con le associazioni, che in questi anni hanno sofferto moltissimo e fatto comunque di tutto. Con me sindaco non ci sarà nessuna paura a parlare e criticare, le idee in questa città debbono essere libere e lo saranno».

La sede del comitato ospita uno spazio per raccogliere le idee dei cittadini. «Vuole essere e deve essere - ha spiegato Richetti - un formicaio di idee per far rialzare la città, ora in ginocchio». Dopo il taglio del nastro si è tenuto un buffet aperto a tutti gli intervenuti.