Rimbamband: gioco di surrealtà a tempo di musica
Cinque strumentisti e attori per uno show che evoca i grandi dello swing italiano
CARPI. Cinque musicisti, un po' suonati ma straordinari, che incantano, demistificano, provocano, giocano. E così il reale, con la Rimbamband, si fa surreale in uno spettacolo che viaggia al di là di una dimensione nuova dove la musica si dilata: si ascolta come fosse un concerto e si guarda come fosse un varietà. Tutto questo è nello spettacolo intitolato “Il sol ci ha dato alla testa” alle 16 di oggi al Comunale. I loro spettacoli, frutto della commistione di tutti i linguaggi possibili dell’arte e dello spettacolo, sono un viaggio musicale dove s’incontrano maestri come Buscaglione, Carosone e Arigliano che questi straordinari musicisti affrontano e ripropongono al pubblico con quel modo insolente, ironico e provocante, che ormai è diventato una loro peculiarità. Nel loro show il pubblico partecipa e si ritrova a giocare e a interagire con i performer sul palco. “Il sol ci ha dato alla testa” è uno show fuori dai canoni convenzionali nel quale la sola certezza è che cinque impeccabili suonatori riusciranno ad assurgere ad esilaranti suonattori. Sul palco saliranno Raffaello Tullo, ha la testa pelata, balla il tip tap, suona, canta. C'è poi Renato Ciardo: suona una strana batteria, ha una testa enorme, uno spiccato accento barese e una storia d'amore segreta con Tony Dallara. E che dire di Vittorio Bruno? Anima swing come poche, stralunato a volte, osservatore raffinatissimo altre. C'è anche un sassofonista che è ancora convinto di suonare nella banda del paese: è Nicolò Pantaleo. E, infine c'è il “rosso” Francesco Pagliarulo, anima delicata, fragile e onesta, con il ragtime nelle vene. Il pianista virtuoso. (nic.cal.)