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La sterco di elefante diventa carta grazie alla coop di Formigine

La sterco di elefante diventa carta grazie alla coop di Formigine

Il progetto nasce in Sri Lanka e permette di preservare gli animali: in Italia viene commercializzata dalla “Vagabondi” che la presenta a Milano

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La carta ottenuta dallo sterco di elefante, prodotta in Sri Lanka e commercializzata in Italia dalla cooperativa sociale Vagamondi di Formigine, sarà una delle attrazioni principali di “Altre carte”, il fuorisalone 2014 di Paper&People. Si tratta dello showroom di Milano per i professionisti della grafica, design, comunicazione e marketing. Da oggi – martedì 8 aprile – a sabato 12 aprile Paper&People dà spazio alle carte "alternative", considerate tali per le materie prime usate, per le fonti energetiche o per le finalità sociali. Accanto a queste carte sono esposte le materie prime di cui sono costituite, schede informative e prodotti finiti.

L'Elephant Dung Paper (letteralmente, “carta di cacca di elefante”) è nata in Sri Lanka con l’obiettivo di preservare gli elefanti, utilizzandoli come risorsa sostenibile, e migliorare la situazione socio-economica della popolazione che vive nelle zone rurali. Serve per produrre quaderni, scatole, borse, carte da regalo e altri materiali di cancelleria venduti in esclusiva per l'Italia dalla cooperativa sociale Vagamondi, aderente a Confcooperative Modena e specializzata nel commercio equo-solidale. I prodotti sono realizzati da Eco Maximus, una società nata nel 1997 in Sri Lanka.

Lo sterco di elefante è una materia liberamente disponibile in qualunque momento (mediamente ogni esemplare adulto ne produce 180-200 kg al giorno). L'azienda lo compra dai contadini e, aggiungendo un 25 per cento di carta riciclata, lo trasforma in quaderni, fogli di carta, insegne, scatola, borse ecc. Questi prodotti, divenuti popolarissimi non solo tra la popolazione locale, ma anche tra i turisti stranieri, sono arrivati in Italia nel 2007 grazie a Vagamondi.