Pedala fino a Sarajevo le rubano la bici a Modena
La disavventura di Giulia, giovane modenese vittima del furto con un amico La stima dell’associazione Fiab: in città 5mila furti l’anno, uno ogni due ore
Attraversa l’ex Jugoslavia in bici e poi gliela rubano nella sua città. È lo sfortunato paradosso in cui è incorsa Giulia. L’altro ieri sera, mentre andava in stampa l’articolo (pubblicato su queste pagine) sul viaggio di undici giorni in Croazia e Bosnia, tutto sulle due ruote, alla giovane donna veniva sottratta la bicicletta davanti a un cinema di Modena. Oltre cinquecento chilometri fino a Sarajevo, in luoghi a volte ancora segnati dalla guerra, e poi il mezzo (un altro rispetto a quello con cui aveva fatto il percorso) le è stato soffiato nel ricco centro ai piedi della Ghirlandina. Assieme alla sua, rubata anche la bicicletta dell’accompagnatore.
I mezzi erano stati legati insieme a una rastrelliera, con un catenaccio di rinforzo a unire i due telai. I ladri hanno controllato che nella zona non ci fosse nessuno e poi si sono messi in azione. Hanno scardinato il sistema di difesa approntato dai due, hanno preso le bici e sono scappati indisturbati.
Un episodio che è solo l’ultimo di una lunga serie. Non tutti i modenesi hanno seguito i percorsi della storia con i loro mezzi, ma in tanti hanno subito o anche assistito a tentati furti delle proprie biciciclette. Già nel 2011 la Fiab-Amici della bicicletta aveva stimato intorno a cinquemila i furti di bici a Modena. Più di un colpo ogni due ore, indicati dalla federazione che aveva presentato un decalogo per ridurre i rischi. I furti non riguardano solo i nostri concittadini. Meno di un mese fa, una coppia di tedeschi era stata derubata della coppia di biciclette che avevano preso a noleggio. Il colpo era avvenuto vicino a via Bonasi, una delle zone più a rischio, non lontano da dove è stato registrato l’ultimo episodio. Per caso la coppia di turisti aveva rivisto una delle due bici rubate durante lo stesso pomeriggio, a poche ore dalla sparizione. Il turista si è messo all’inseguimento ed è riuscito a fermare l’uomo, dopo essere stato anche aggredito dal malvivente.
I colpi non avvengono solo in strada, ma anche nei pressi delle case. I ladri sembrano aver sviluppato tecniche specializzate, come nel caso di un furto in un garage di via Tignale del Garda avvenuto lo scorso dicembre. Porta forzata e due bici portate via quasi in silenzio. Tre fatti che sono sintomi di un’epidemia proliferante in città.
Gabriele Farina