Alle radici della storia ceramica
Da domenica al castello di Spezzano nuova sezione multimediale
FIORANO. Una nuova sezione multimediale, figlia di un progetto che va avanti da anni con l'impegno di tante persone, un area di 300 metri quadrati dove, con le più avanzate tecnologie museali ci si potrà immergere nella storia della ceramica e del distretto, dal punto di vista di coloro che, con l'ingegno e il lavoro, hanno reso grande settore. Questo, in estrema sintesi, il contenuto della nuova sezione “Manodopera” del Museo della Ceramica, ospitato nel castello di Spezzano, che aprirà i battenti domenica alle 16. La sezione, ricavata nei restaurati sotterranei del castello, che ospita da anni il museo, sede di diversi eventi educativo formativi, è stata realizzata insieme all'azienda “Ett” di Genova, all'avanguardia nel settore a livello mondiale. Con diverse applicazioni tecnologiche, dagli schermi touch alla tecnologia “Kinect”, il visitatore diventa protagonista della storia della ceramica, ne può osservare i materiali, i processi produttivi, i modelli più significativi, ma soprattutto può entrare in contatto con i lavoratori, che racconteranno lui la loro storia. All'ingresso il visitatore prederà, infatti, un cartellino di lavoro, che poi gli rimarrà come ricordo, e si immedesimerà in un imprenditore ceramico, in un operaio, in un apprendista, in un venditore, e in ogni area, passando il suo cartellino, ascolterà i “colleghi” raccontargli, in modo personalizzato, le caratteristiche di un dato reparto o processo produttivo. Dagli schermi touch sarà invece possibile accedere a contenuti multimediali figli di un lungo lavoro di ricerca, che il visitatore potrà liberamente inviare alla propria e-mail personale. Al progetto, realizzato dal Comune di Fiorano insieme alle associazioni di categoria Acimac, Confindustria ceramica, CerArte e Società ceramica italiana, è andato anche il contributo della “Fondazione cassa di risparmio”. Quattro gli ambienti, che prendono nome da altrettante pubblicazioni realizzate negli ultimi anni da “Manodopera”: la terra, il lavoro, manodopera, il mondo. “Lo scopo – ha spiegato Francesco Genitoni, uno dei curatori – è quello di raccontare gli uomini e le donne che hanno fatto grande la ceramica, dai primi dell'800 ad oggi”. L'ingresso al museo sarà gratuito e possibile il sabato e la domenica dalle 15 alle 18.
Andrea Gilioli