I Paolini “alla conquista” del teatro TeTe
Dopo 4 anni di gestione di Peso Specifico il consiglio parrocchiale chiamato a decidere. Ma è polemica
Tra qualche giorno si potrebbe chiudere l'esperienza di Peso Specifico con il TeTe - Teatro Tempio. La direzione artistica affidata a Peso Specifico, che in questi quattro anni ha realizzato il progetto culturale e sociale per il quale la Fondazione Cassa di Risparmio e il Comune di Modena avevano finanziato la ristrutturazione del teatro, ora rischia di concludersi a favore di una nuova linea gestionale affidata ai Frati Paolini. Sarà il consiglio parrocchiale, riunito alle 21 di giovedì, che dovrà esprimere una decisione. La convenzione con Peso Specifico scade a fine maggio e a tal proposito l’associazione, con una lettera, ha invitato “quanti in questi anni si sono dati da fare per creare un luogo importante per la città” a presentarsi giovedì sera. “Illustreremo ciò che abbiamo portato avanti in questi anni e come pensiamo di proseguire la nostra missione - prosegue la lettera - Peso Specifico Teatro in questi anni ha realizzato un progetto artistico, culturale e sociale per la riqualificazione della zona Tempio, dando spazio ad attività strettamente inerenti alle arti sceniche e ad altre pratiche di comunicazione, scambio e condivisione legate alla vita della città e del quartiere. Il progetto che noi di Peso Specifico, spesso in collaborazione con altre realtà del territorio e non, abbiamo portato avanti con impegno e dedizione ha rispettato in pieno i criteri per cui la Fondazione Cassa di Risparmio e il Comune di Modena avevano deciso di investire 400mila euro per la ristrutturazione del teatro”. «Sarà il consiglio parrocchiale a decidere - spiega il parroco della chiesa, don Claudio Arletti - Se la gestione dovesse andare ai Frati Paolini, si potrebbe però garantire la possibilità a Peso Specifico di rimanere a svolgere la sua attività teatrale. Ne ho parlato anche con l'assessore Roberto Alperoli e l'idea andava in questa direzione». È stato fatto notare a don Claudio Arletti che i Frati Paolini hanno già una loro sede, «Ma non hanno un teatro - replica il parroco - I Frati Paolini sposterebbero tutta l'attività teatrale che al momento fanno in una sala piuttosto limitata. Il consiglio parrocchiale si dovrà esprimere in proposito. Ma ripeto, la gestione dei Paolini non esclude la presenza di altre realtà. Lo spazio c'è per tutti visto che il teatro non è impegnato tutte le sere. Ci sono ampi lassi di tempo in cui la struttura è inutilizzata. Ho parlato con i miei superiori e la Curia vede di buon occhio il fatto che i Paolini abbiano un teatro vero e proprio». «Crediamo che la nostra realtà non potrebbe vivere con obiettivi nuovi e metodi diversi da quelli sin qui perseguiti - puntualizza il gruppo di Peso Specifico Teatro - Inevitabilmente si andrà ad un'espressione artistica diversa da quella con cui è stato concepito il TeTe in questi anni. Il cambio di gestione sarebbe una scelta che non segue una logica artistica e sociale. Sarebbe solo un calderone di iniziative».
Nicola Calicchio