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Urbanistica, spina nel fianco della giunta

Urbanistica, spina nel fianco della giunta

Il Psc doveva essere l’ultimo tassello della squadra di Pighi, ma tutte le decisioni saranno lasciate a chi verrà dopo

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Doveva essere l’ultimo lavoro portato a termine dalla giunta Pighi, quello dell’apertura della conferenza di pianificazione per il nuovo piano strutturale comunale, Psc. E invece ci si fermerà ad un documento preliminare, lasciando tutto il lavoro decisionale alla nuova giunta. Questo non significa che gli uffici non abbiano lavorato, anzi. Ma più semplicemente si è preferito non farsi carico del vero grande problema che ha caratterizzato gli ultimi due anni e caratterizzerà anche i prossimi due, quelli utili a terminare tutto il percorso urbanistico. Quell’urbanistica che per questa giunta è sempre stata la spina nel fianco, dal primo all’ultimo giorno.

IL RESOCONTO

Ieri il sindaco Pighi ha parlato dello stato di avanzamento dei lavori sul Psc nell’ultima seduta ordinaria del consiglio comunale. «In questi 12 mesi – ha spiegato il sindaco – è proseguito il lavoro sul Psc per la definizione del Quadro conoscitivo e per arrivare al Documento preliminare senza però giungere all’apertura della Conferenza di pianificazione: obiettivo che viene affidato alla nuova amministrazione. Ma in questo periodo la struttura comunale, senza fare ricorso a consulenze esterne, è stata impegnata anche in un’intensa attività di pianificazione urbanistica per introdurre da subito una serie di provvedimenti che non potevamo aspettare i tempi del nuovo strumento».

E Pighi ha citato la revisione complessiva delle aree F, la nuova regolamentazione del comparto di Ponte Alto, il piano particolareggiato dell’ex Amcm, la nuova soluzione per l’ex Consorzio agrario, le modifiche normative sulla semplificazione degli interventi e le varianti specifiche che hanno accolto «le richieste dei cittadini applicando i meccanismi di natura perequativa che offrono vantaggi alla collettività».

I NUMERI

Un quadro che, considerando anche la riserva di 13 mila alloggi dell’attuale Piano regolatore (la differenza tra quelli previsti e quelli realizzati) da portare a 10 mila con il nuovo Psc, fa delineare un fabbisogno di nuovi alloggi inferiore a quello fissato un anno fa nel documento di indirizzi: per i prossimi dieci anni ci si attesterebbe, anche a causa della situazione economica, su 4.900 nuovi alloggi, rispetto alla forbice 7.500-9 mila ipotizzata nel documento di indirizzi, per una realizzazione complessiva al 2023, tra vecchie e nuove previsioni, di 6.900 alloggi, solo 1.300 dei quali utilizzando le aree F. Ben 2.800 alloggi delle nuove previsioni sarebbero frutto di riqualificazioni, mentre 770 sono previsti in aree già consolidate, 500 nei Peep o in aree di perequazione e 400 nelle frazioni. Gli alloggi nelle nuove aree in dieci anni sarebbero 500.

I PROGETTI

Tra i progetti su cui intervenire la caserma ex 8° Campale. Il sindaco ha ricordato che il progetto di valorizzazione è reso praticabile dalla decisione delle autorità militari di trasferire l’attività logistiche e di supporto dell’Accademia militare nella caserma ex-aeronautica. «L’ex 8° Campale – ha spiegato – è un’area di valore straordinario, a ridosso del centro e in grado di accogliere funzioni residenziali, terziarie e di servizio importanti. In più il valore aggiunto della riqualificazione delle strutture di servizio dell’Accademia militare può procedere di pari passo con il nostro intervento su Piazza Roma».

Davide Berti

@dvdberti

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