Fanno esplodere il bancomat Unicredit
Carpi. I malviventi fuggono con un bottino di 30mila euro. Paura dei residenti per il boato. La banda ripresa dalle telecamere
Un boato tremedo, alle 2 di notte. E la cassaforte del bancomat della filiale Unicredit di Fossoli è sventrata. Trentamila euro prendono il volo mentre tra la gente aumenta la paura di vivere in una città in cui bande arrivano, razziano e se ne vanno.
È l’ennesimo colpo del genere a Carpi e almeno il secondo nella frazione. Si ricorderà infatti il recente assalto alle Poste. Per l’occasione i banditi hanno agito come al solito in questi casi: da professionisti con grande esperienza. Il colpo, presumibilmente, è stato preparato per tempo e con cura. Non deve essere stato facile infatti far saltare un forziere di quelle dimensioni. Tanto per capire: ieri mattina sono stati necessari cinque operai per smuoverlo. Evidentemente la carica di esplosivo era sufficientemente potente, ma non tanto da causare feriti tra gli stessi banditi e all’immobile. È comunque finita “a ragnatela” la vetrata della banca. L’istituto di credito, lo ricordiamo, si trova poco distante dal bar Sport, sulla Statale, dove è stato trasferito in seguito all’inagibilità per sisma della palazzina che si trova all’incrocio con via Mare Adriatico.
«Ci avevano provato anche nella vecchia sede - raccontano alcune impiegate esterrefatte ieri mattina di fronte alla loro filiale - ma per fortuna i banditi non riuscirono a concludere il colpo». Il boato causato dall’esplosione ha creato parecchio spavento anche tra i residenti che, nei primi secondi successivi all’esplosione, hanno temuto per la loro incolumità. I malviventi, dopo il colpo, sono fuggiti a bordo di un’auto scura, come rilevato dall’impianto di videosorveglianza. Ed è proprio dalle registrazioni delle telecamere di sicurezza che sono partite le indagini dei carabinieri del nucleo operativo di Carpi e dal reparto operativo di Modena. Le immagini potrebbero essere utili anche a rilevare il numero di targa del mezzo usato dai banditi per fuggire. E capire, tra l’altro, in che area è stata rubata l’auto. La banda, insomma, potrebbe avere una base operativa proprio in quella zona. Ovviamente si tratta solo di ipotesi che potranno essere confermate o smentite dalle indagini dei carabinieri.
Certo è che notizie di questo tipo si moltiplicano in provincia e di conseguenza viene facile dedurre che il territorio sia particolarmente appetibile per le cosiddette bande itineranti. Cioè gruppi di criminali che si spostano per compiere le loro azioni in varie zone d’Italia. Evidentemente però questi banditi devono essersi affezionati alle nostre zone. C’è da augurarsi che le forze dell’ordine riescano a intercettare queste bande per dare un po’ di tranquillità al territorio.