Gazzetta di Modena

Modena

I liceali tra due fuochi prima della maturità il test per Medicina

di Marco Amendola
I liceali tra due fuochi prima della maturità il test per Medicina

Erano in 910 al Policlinico per conquistare uno dei 160 posti La prova scombussola i loro studi e i programmi delle scuole

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Studenti di tutta Italia a Modena, con il sogno di entrare ai corsi di Medicina e Odontoiatria dell'Ateneo modenese. Ma prima c'è il test da superare, uno dei più difficili e selettivi che ogni anno blocca speranze e aspirazioni di tantissimi giovani. Ieri mattina in via del Pozzo presso le aule dell'Università al Policlinico si sono presentati in 910 per soli 160 posti disponibili. Onori di casa dal nuovo rettore Angelo Oreste Andrisano che agli studenti conferma la buona «occupazione nel settore sanitario» con il «rapporto 1 a 6 tra posti disponibili e aspiranti medici a Modena» e l'impegno di chiedere «al Ministero un numero adeguato di posti alle scuole di specialità per rispondere alle aspettative dei nostri laureati». Ma quest'anno la prova che tradizionalmente si svolgeva a settembre, è stata anticipata ad aprile. Un cambio che ha finito con il mettere a dura prova soprattutto gli studenti maturandi, che oltre a dover studiare per il prossimo esame di maturità, hanno dovuto sobbarcarsi anche la preparazione dell'impegnativo test. «Una situazione che ha sollevato le critiche dei professori a scuola, perché la preparazione ha deconcentrato su altre materie scolastiche», spiegano gli studenti. Un test con 60 domande multiple da concludere in 100 minuti, con poco più di un minuto e mezzo a disposizione per rispondere a tutti i quiz su argomenti di Biologia, Chimica, Fisica e Matematica, Cultura Generale e Ragionamento Logico. Una prova unica per entrambi i corsi di laurea, contemporanea e uguale su tutto il territorio nazionale, che consentirà comunque ad ogni candidato di partecipare alle graduatorie, secondo l’ordine di preferenza espresso al momento della presentazione della domanda, di tutti gli altri atenei italiani. Tanti gli studenti contrari, come ogni anno, al metodo del test di valutazione. Ma è l'anticipazione ad aprile a tenere banco, soprattutto fra i maturandi. Un altra beffa dopo il soppresso “bonus maturità” che l'anno scorso aveva sollevato tanta confusione e ricorsi al Tar. «Abbiamo avuto poco tempo per studiare a scuola, e in contemporanea ho dovuto fare anche i test sui libri», racconta Cristiana Petrecca, dal Molise. «Ho ripassato le varie materie, fatto simulazioni e spero che vada tutto bene. Con il test ad aprile ho dovuto trascurare lo studio a scuola», spiega invece Sara Belvedere di Reggio Emilia. «Non mi sono preparato per il test. Sono tranquillo e vado con quello che so. Spero di passare il test, ma se non passo non mi preoccupo», aggiunge il modenese Andrea Vito, mentre Arianna Rinaldi spiega: «A scuola sto studiando il doppio, sia per la maturità che per il test. A settembre sarebbe stato meglio, perché così c'erano le vacanze per prepararsi meglio». Alex Bortolini punta il dito sui corsi a numero chiuso: «Sono inutili. Serve la selezione naturale. Se studi e fai gli esami prosegui, altrimenti vai a casa, come succede in Francia». C'è invece chi tenta la strada rumena. «È la seconda volta che ci provo a Modena. Se non passo il test qui vado a farlo in Romania. Fanno meno selezione e ci sono più posti», osserva Donato Dilan. Forte la partecipazione delle studentesse, e dei “fuori regione”: i candidati si distribuiscono tra 50 province italiane di 16 regioni. Presenti anche 11 nazionalità, tra cui una decina dalla Moldavia.