Modenesi da podio a Guastalla nel “Barbiere di Siviglia”
GUASTALLA. Musica, solidarietà, ovazioni. I modenesi Chiara Fiorani e Claudio Mattioli, mattatori sabato sera al Paladucale di Guastalla in un memorabile “Barbiere di Siviglia”, difficilmente...
GUASTALLA. Musica, solidarietà, ovazioni. I modenesi Chiara Fiorani e Claudio Mattioli, mattatori sabato sera al Paladucale di Guastalla in un memorabile “Barbiere di Siviglia”, difficilmente dimenticheranno i calorosi applausi con cui sono stati accolti al termine delle loro esibizioni. Chiara Fiorani, 29 anni, già allieva a Roma di Renata Scotto all'Accademia di Santa Cecilia e poi alla scuola di Raina Kabainvaska, è stata una perfetta Rosina. L'esecuzione della celebre cavatina “Una voce poco fa/qui nel cor mi risuonò” è stata coronata dall'applauso più lungo della serata.
Eccellente la prova di Claudio Mattioli, basso residente a Lama Mocogno, conosciuto ed apprezzato anche negli Stati Uniti. Mattioli ha vestito i panni di Basilio, il maestro di musica di Rosina. Travolgente nell'aria “la calunnia è un venticello/un'auretta assai gentile”. Dice il direttore d'orchestra Enrico Becchi (già bacchetta della “Giovanile di Mosca”): «Direi che Mattioli è stato strepitoso. L'orchestra lo ha sostenuto alla bisogna ma lui è stato più che convincente».
Da Mantova, dove risiede il basso buffo “più famoso del mondo”, cioè Enzo Dara ((34 album incisi, 24 anni con Abbado ha così omaggiato il basso modenese: “Amici ed impresari teatrali mi hanno immediatamente riferito che Mattioli è stato superlativo. Avrei dovuto essere anch'io a Guastalla, città nella quale sono nato come basso buffo nel febbraio del 1967 interpretando Dulcamara nell'Elisir d'amore, ed in compagnia c'era Luciano Pavarotti; ma avevo impegni teatrali altrove ed ora sono in partenza per Seoul dove curerò la regia proprio del Barbiere di Siviglia. Al ritorno sentirò Mattioli che, mi dicono, è pure Art director del “Gruppo Amarcord” di Lama Mocogno».
Chiara Fiorani e Claudio Mattioli sono stati accompagnati dalla orchestra dei “Colli Morenici”, un ensemble di trenta professori che attinge al Conservatorio “Campiani” di Mantova e all'Arena di Verona. Al loro fianco il milanese Renato Dolcini (Figaro), il tenore ligure Paolo Antognetti (Conte d'Almaviva) ed il basso coreano Martin NG.
Conclude il regista Luigi Maria Barilone (già al Filarmonico di Verona e al Bellini di Catania): «Con artisti di questo calibro lavorare è stato davvero un divertimento ed un piacere. Insieme abbiamo reso omaggio alle popolazioni ferite dal sisma. Idealmente dal Paladucale abbiamo abbracciato la gente della Bassa modenese, mantovana e reggiana. Ci siamo tutti molto emozionati».