Scende e si impiglia, il treno lo strazia
Castelfranco. Un 43enne è morto lunedì sera in stazione. Era rimasto incastrato con i pantaloni nella porta del vagone
CASTELFRANCO. Resta intrappolato con un lembo del vestito alle porte del treno e quando il convoglio riparte, viene trascinato sul marciapiede e sui binari morendo straziato in pochi minuti. È accaduto nella serata di lunedì, intorno alle 22. Una tragedia che ha scosso tutti i presenti, lasciando passeggeri e personale ferroviario sotto choc. La vittima è un uomo di 43 anni di origini milanesi, Michele Mazzaro, che stava ritornando alla casa di lavoro di Castelfranco, dalla quale aveva facoltà di uscire godendo del regime della semilibertà; avrebbe dovuto fare rientro nella struttura non oltre le 23. Si era recato a Milano dove frequentava un corso di recupero. Il 43enne stava scontando una pena per reati commessi e durante il giorno poteva uscire dalla struttura con l’obbligo però di ritornarci la sera per trascorrervi la notte. L’uomo stava ritornando a Castelfranco e, secondo la ricostruzione effettuata dalla polizia ferroviaria tempestivamente intervenuta sul posto, si era appisolato sulle poltroncine del vagone.
Quando si è reso conto, all’ultimo momento, di essere già arrivato alla stazione di Castelfranco, è sceso di gran carriera ed è balzato fuori dalla porta. Non è dato sapere se si sia girato, forse perché aveva dimenticato qualcosa nel vagone, o se comunque, essendo sceso all’ultimo minuto, non abbia fatto comunque a tempo a liberarsi dalle porte raggiungendo il marciapiede.
Fatto sta che il lembo del vestito, forse dei pantaloni, gli è rimasto impigliato nella porta e quando il convoglio ha ripreso la sua marcia, l’uomo è stato trascinato a terra e in parte sulle traversine.
Il suo corpo è stato straziato e per lui, all’arrivo del personale di soccorso, non c’era già più niente da fare.
Le grida dei passeggeri e di coloro che attendevano il treno hanno dato l’allarme e il macchinista ha azionato il freno di emergenza bloccando il treno.
Sono stati allertati subito i soccorsi e la centrale operativa del 118 ha inviato sul posto i mezzi; sono arrivati subito anche gli agenti della polizia ferroviaria. Ma ormai per l’uomo, appunto, non c’era più niente da fare.
Il treno ha avuto ritardi legati alla necessità di effettuare un sopralluogo accurato per poter ricostruire quanto accaduto.
La polizia ferroviaria ha avvertito la casa di lavoro e i familiari dell’uomo. La salma è stata portata all’istituto di medicina legale di Modena dove sarà eseguito l’accertamento autoptico.
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